Spotlight è fenomenale: da oltre due anni a questa parte non ci dobbiamo preoccupare più molto del dove salviamo i documenti sul Mac.
Basta ricordare parte del nome, o una frase del testo, o i commenti legati al file per ritrovarlo istantaneamente in qualunque posto esso sia.
E poi, se vogliamo vedere dov’è e non aprirlo, basta fare ⌘+Invio per avere una finestra del Finder puntata sul file, già bello selezionato per noi.
Molto comodo… ma in un periodo in cui molta attività produttiva si fa sul web, e molti documenti finiscono nelle cosiddette “cloud“, come trovarli facilmente?
Per chi fa largo uso dei
Google Docs alcuni programmatori del Mac Group in Google
hanno rilasciato su Google Code un
plug-in per Spotlight e per Google Desktop Search che consente di cercare anche tra i propri documenti sui server della grande G.
In questo modo non dovrete preoccuparvi non solo più del dove il file che cercate si trova sul vostro Mac, ma neppure del SE il file si trova sul Mac o sul server remoto.
Questo, in teoria. Il software è leggermente instabile, tant’è che alla prima apertura del suo pannello delle preferenze l’applicazione va in crash.
Una volta in cui si riesce ad accedervi ed a inserire il proprio nome account e password dei servizi Google, non succede nulla, quando invece ci dovrebbe essere un elenco di servizi dei quali si vuole effettuare l’indicizzazione con Spotlight.
Se avete anche voi questo problema, provate a cercare il prefpane di Precipitate sul vostro hard disk, quindi cancellatelo e provate a reinstallarlo: qui in redazione è andato a buon fine il secondo tentativo.
A questo punto anche i vostri documenti e i bookmarks di Google sono ricercabili da Soptlight. Aprendo uno di questi file, il browser viene indirizzato sul servizio relativo della grande G.
Anche .Mac aveva una funzionalità simile, che però comportava una presenza “locale” dei dati sul servizio online di Apple: iDisk con modalità “uso offline” attivata e sincronizzazione dei dati di contatti, mail e calendario con le rispettive applicazioni sul Mac.
Chissà che il neonato Mobile Me (il cui parto è stato lungo, con alcune difficoltà nella migrazione da .Mac) integri ancora questa funzione, magari migliorata con un indice locale dei contenuti presenti sul server senza la necessità di riavere tutto anche sul computer.
[Via|Tuaw]
Si ringrazia Infinite Labs
Che bello! Un articolo che non parla di iPhone!
Penso che attenderò una versione più stabile…
Eh eh Tiziano, hai ragione, ma oggi era la giornata iPhone un po’ come per tutto il macweb… dai prossimi giorni riprenderemo il corso normale della pubblicazione… :-)