Le tariffe di Vodafone, che gli iPhone fans italiani aspettavano in gloria nella speranza che potessero rivelarsi migliori di quelle improponibili, ma non ancora ufficiali, di Tim, hanno deluso un po’ tutti. La stessa delusione con cui tutti abbiamo accolto i prezzi di iPhone in versione ricaricabile. Ma possibile che quando si tratta di telecomunicazioni, in Italia dobbiamo sempre trovarci di fronte ad una sorta di cartello silenzioso frammisto alla stupida cecità di certe direzioni commerciali? E’ più o meno quello che si chiede anche il Movimento Difesa del Cittadino, che ha inviato un esposto all’Autorità Garante per le telecomunicazioni denunciando l’assenza di concorrenza fra i due principali operatori italiani di telefonia mobile e unici licenziatari per la distribuzione di iPhone 3G in Italia.
Il MDC ha inviato l’esposto a metà della settimana scorsa, quando le tariffe dei due operatori non erano state ancora ufficializzate. Il Movimento chiede all’Autorità di fare chiarezza su alcuni aspetti principali: la sostanziale parità di prezzo fra TIM e Vodafone per la versione ricaricabile di iPhone e l’esclusione degli altri operatori di telefonia italiani, che non possono nemmeno concorrere in quanto impossibilitati de facto a vendere il melafonino. Il MDC punta il dito anche contro l’entità stessa dei prezzi proposti dai due operatori, giudicati troppo alti rispetto alla media degli altri paesi.
Sul primo punto naturalmente non v’è dubbio: la scelta di praticare un prezzo identico è semplicemente vergognosa e sintomo di una reale assenza di concorrenza. Anche il balletto delle tariffe suggerisce, a nostro parere, una situazione di concorrenza anomala in cui il gioco del gatto e del topo sostituisce una reale presa di posizione indipendente e una conseguente offerta quanto più competitiva possibile da parte dei due operatori.
Per quanto riguarda invece l’assenza di Wind e H3G dall’agone per la vendita di iPhone nutriamo qualche dubbio che anche un’eventuale intervento dell’Autorità possa realmente cambiare le carte in tavola. La decisione di non concedere la licenza per la distribuzione di iPhone in Italia ai due operatori dipende quasi totalmente da Apple ed è legata a dinamiche limitate all’ambito italiano. H3G è infatti il distributore ufficiale del melafonino ad Hong Kong, ad esempio.
Il problema nasce dal fatto che iPhone è effettivamente un telefono speciale, una gallina dalle uova d’oro che TIM e Vodafone vogliono evidentemente far covare il più possibile. Per questo il problema non si è mai posto, ad esempio, con i videofonini LG che Tre ha sempre venduto in esclusiva. Il vero problema è l’anomalia Italia, paradiso dei servizi in cui tutti, dalle poste alle catene della grande distribuzione, si trasformano in MVNO (operatori virtuali – L’ultimo in ordine di tempo è MTV Mobile) e in cui un paio di grandi monopolisti fanno il bello e il cattivo tempo.
Anche in altri paesi iPhone arriverà con più di un’operatore ma non si registrano certo problemi di concorrenza: basti confrontare le offerte a dir poco allettanti di Swisscom ed Orange in Svizzera. Il carrier Arancio addirittura offre a i propri clienti la possibilità di scegliere un abbonamento annuale, mentre lo standard mondiale è la sottoscrizione biennale (finora la migliore offerta erano i 18 mesi di O2 nel Regno Unito).
Vedremo dunque se l‘Autorità Garante deciderà di dare ascolto al MDC, e con quali misure. Se riusciremo a farci prontamente valere come nel caso dell’abolizione dei costi di carica può darsi che nel 2012 forse otterremo tariffe davvero concorrenziali e finalmente al passo con il 2008. Secondo quanto confermatoci dall’ufficio stampa del MDC a breve saranno disponibili ulteriori dettagli sul sito del Movimento.
Per chi fosse interessato, HelpConsumatori riporta alcuni stralci dell’esposto. Non appena avremo a disposizione la risposta dell’Autorità Garante, vi daremo nuove informazioni. UPDATE: il testo integrale del ricorso del MDC può essere scaricato direttamente da qui.
Mi auguro che i consumatori italiani rispondano a dovere a queste politiche di vendita vergognose. Per quanto abbia desiderato e aspettato in tutti questi mesi l’uscita dell’iPhone non intendo farmi prendere in giro, e così hanno detto tutte le persone con cui ho parlato (se trovano il modo di sbloccarlo siamo pronti a trovare “altre strade di acquisto”). Per me con la sparata dei 199$ in tutto il mondo Steve Jobs si è dato una mazzata sui piedi. Ma come si fa a creare aspettative del genere su un prodotto tanto desiderato e poi stravolgere le carte in tavola? Forse ci credono tutti dei cretini?
L’AD di Tre ha dichiarato al Sole24Ore di aver raggiunto un accordo con Apple per la distribuzione di iPhone 3G a partire da settembre. Beh, speriamo sia vero, le tariffe dati di Tre sono sempre state molto migliori rispetto a Tim e Voda e di sicuro, per cercare di recuperare il ritardo, H3G sparerà qualche offerta decisamente interessante.
Nel frattempo secondo me è meglio aspettare…
@Charlie, mentre scrivevi il commento stavo finendo di sistemare la news per la pubblicazione :-)
L’unica cosa possono farla gli italiani: non comperare l’iPhone. Se nessuno se lo fila di sicuro gli operatori rivedranno per bene i prezzi.
Intanto chissà che questi esposti servano un po’ a far capire la condizione della concorrenza in italia.
Il bello e` che nessuno protesta per cose piu` importanti come il prezzo della benzina o il gasolio dove non esiste alcuna concorrenza al ribasso, ma c’e` gente che protesta per il prezzo dell’IPHONE e lancia pure petizioni con tanto di firme!
Nessuno protesta per le accise sui carburanti, ma per avere il giocattolo tecnologico fa di tutto!
e’ uno scandalo. Domani tutti giu i piazza a scioperare. Non se ne puo’ piu’ di questo governo ladro. Blocchiamo le autostrade coi camion, spacchiamo le vetrine, bruciamo i cassonetti e che dobbiamo sempre essere quelli che stanno zitti e se lo prendono di dietro.