Il titolo può già dare qualche indicazione di cosa andremo a raccontarvi. Parliamo di ciò che offre e pubblicizza Apple sui suoi store online dei vari paesi in cui il negozio virtuale è “aperto”.
Abbiamo fatto un giro sugli store e, ce ne sono delle belle. I più penseranno alla solita storia della differenza dei prezzi dei prodotti tra il negozio U.S.A. ed il nostro italiano. In realtà, quella è l’ultima delle cose che abbiamo notato e che i più accaniti sostenitori di Apple (quasi come se chi scrive su The Apple Lounge sia un sostenitore dello Zune e di Windows VISTA) sono soliti giustificare col fatto che i prezzi dello store a stelle e strisce non includono le tasse che variano a seconda degli stati degli U.S.A..
Questa volta ciò che abbiamo notato va oltre.
Abbiamo fin qui accennato alla differenza dei prezzi tra il negozio U.S.A. e quello italiano (e degli altri paesi europei) dando una giustificazione più o meno valida del perché i prezzi americani, al cambio, sembrino più bassi. Ma andiamo oltre.
La prima vera differenza tra lo store U.S.A. e quello italiano, ad esempio, sta nella nostra impossibilità di acquistare iPad ricondizionati. Questo tipo di device sembra siano destinati solo agli acquirenti degli States. Neppure i loro cugini inglesi ed i vicini di casa del Canada possono avere l’onore di risparmiare qualche spicciolo su un iPad.
I cugini inglesi, però, sono meno bistrattati dei vicini canadesi. Del resto è risaputo che tra gli yankee e le giubbe rosse non corra buon sangue e gli sfottò si sprechino più che nel derby calcistico di Milano o di Roma. I cugini inglesi, infatti, hanno un servizio in più. Il Recycling Program ben pubblicizzato nello store. Il programma permette di dare in permuta un vecchio Mac (o PC) e, dopo la valutazione, avere un buono per l’acquisto di un nuovo Mac. Il servizio fino ad un paio di giorni fa campeggiava, come sempre, anche sullo store U.S.A.. Il servizio esiste ancora in U.S.A. ma ci si avvicina al Natale ed è stato al momento “nascosto“. Nessun danno gravissimo insomma. E gli altri paesi? In Europa il programma di riciclaggio fa capolino, oltre che in U.K., solo su qualche store come ad esempio quello francese e tedesco. In Italia, come ad esempio in Spagna, Norvegia e Finlandia, niente programma e niente buoni sconto. O meglio, dopo una ricerca non proprio semplice ci si imbatte sulla pagina per il riciclaggio ma ovviamente non si può usufruire di alcuno sconto. Persino il Giappone, tra i primi nel riciclaggio, è sprovvisto degli sconti. Se Greenpeace sapesse una cosa del genere forse farebbe scendere Apple all’ultimo posto della sua classifica.
Ora un passo indietro. Torniamo in tema iPad. Non tutti possono avere le incisioni sugli iPad. Ovviamente in U.S.A. non ci sono problemi. Lo stesso per altri paesi anglosassoni. In Italia però non abbiamo questo onore. Lo stesso non hanno, tra gli altri, in Spagna. Mentre, ad esempio, hanno questa possibilità i francesi ed i tedeschi. Una chicca in più hanno i cinesi. Oltre alla possibilità di avere il loro iPad inciso, da ieri, come riporta Bloomberg, le tavolette magiche della Mela hanno anche due anni di garanzia Apple Care inclusi nel prezzo. Ciò perché in Cina il tablet è ritenuto un computer e in quanto tale, per le leggi di Beijing, deve avere due anni di garanzia.
Passiamo alle spedizioni. Oltre ai tempi cambiano i costi. Se sui tempi vogliamo chiudere un occhio (la Terrà non è proprio la capocchia di uno spillo) lo stesso non è per i costi di spedizione. A chi si chiede perché vogliamo chiudere un occhio, diciamo che non vogliamo dilungarci troppo. I prodotti, quando li ordiniamo, non arrivano in 24 ore dalla Foxconn ma da luoghi di stoccaggio sparsi per il globo. Quindi è piuttosto giusto un tempo breve. Anche se delle volte si sceglie di dare la precedenza ad alcuni paesi piuttosto che ad altri (come avviene delle volte con gli iPhone). Ma lasciamo questa polemica e torniamo ai costi. La sorpresa è qui. Negli U.S.A. ci sono costi azzerati per ordini a partire da 50 $ tasse escluse (tra 35 e 40 € che con le tasse non arrivano all’ordine minimo italiano). In U.K. la spedizione è gratuita per ordini minimi di 76 £ tasse incluse (circa 90 €). In altri paesi europei, invece, l’ordine minimo per una spedizione gratuita è più o meno simile. Parliamo di 118 € per la Spagna, 119 € per la Germania e 120 € per Francia e Italia. I più fortunati sono invece gli australiani. Spedizione gratuita su ogni ordine senza obbligo di spesa minima.
Infine, gli studenti. Lo store online offre sconti agli studenti universitari. Anche qui, sebbene la situazione europea sia piuttosto livellata, gli studenti spagnoli sono più fortunati degli altri europei e soprattutto di quelli italiani usufruendo di sconti, anche se di poco, al di sopra della media. Solo alcuni, in Italia, possono usufruire di sconti maggiorati grazie a convenzioni stipulate tra Apple e la propria università come, ad esempio, gli studenti di alcune università meneghine sia pubbliche che private.
Insomma, questa è solo una visione generale delle differenze che ci sono tra i vari paesi. E non li abbiamo neppure analizzati tutti. Sicuramente, spulciando in giro per gli store, ce ne saranno delle altre e, magari, lasciamo a voi il compito di scovarle. Nel frattempo, oltre ad indicarci altre differenze, diteci nei commenti cosa ne pensate di questa disparità sugli Apple Store Online.
Un po’ OT, ma già che si è accennato alle garanzie tiro fuori questo dubbio: non ho mai capito perché i prodotti Apple godano di un solo anno di garanzia. Dipende dalla categoria del prodotto? Io pensavo che i due anni dati da un anno del produttore e uno del negozio valessero per ogni prodotto. Qualcuno mi sa illuminare?
Salve,
volevo anch’io un chiarimento per quanto riguarda lo sconto studenti.
Sò per certo che un negozio Apple reseller della mia città, portando un certificato di iscrizione alle scuole secondarie (medie, per intenderci) applica lo sconto studenti.
Io i miei acquisti li ho fatti direttamente allo Store online della Apple e visto che lo sconto era applicato solo agli universitari, non ho mai fatto richiesta di nulla:
Avete notizie in proposito? E stato esteso?
Grazie.
Io dico che prima o poi sarà meglio che aggiusti questa disparità di tutto…
Se questa notizia viene sparsa in tutti i blog del globo, allora la probabilità che Apple si adoperi per sistemare questa grandissima falla sarà più alta.
Mi auguro quindi che voi di TAL spargiate voce a più blog possibile, a partire da Gizmodo ed Engadget.
@ Michele:
I prodotti Apple godono di 2 anni di garanzia. Uno te lo offre la Apple. L’altro è a carico del venditore. Se vuoi essere coperto sempre da Apple devi prendere l’Apple Care.
@ loredana:
Gli sconti studenti su Apple Store Online sono riservate agli studenti universitari. Gli APR fanno sconti a loro discrezione.
@ Leonardo:
Giro la tua richiesta a Camillo. :-)
@ Giuseppe Benevento:
Innanzitutto ti ringrazio per aver preso in considerazione il mio suggerimento.
Per secondo, volevo capire meglio una cosa:
Se, come hai appena detto a Michele, il secondo anno di garanzia è a carico del venditore, che senso avrebbe fare l’apple care (al di la dei consigli tecnici via telefono ecc. ecc)?
Piccolo OT: vi ho mandato una mail 2/3gg fa per quanto riguarda la collaborazione con relativi post in PDF come richiesto, ma non ho ancora da ricevere una risposta.
Grazie in anticipo!!
@ Leonardo:
Il venditore, il secondo anno, non è obbligato a farti riparare il prodotto da centri assistenza certificati Apple. In più Apple Care ti porta la garanzia fino a 3 anni e non 2.
@ Steven92:
Giro a Camillo ché magari ti contatta.
@ Giuseppe Benevento:
Grazie per la solerte risposta.
Ma da quant’è che è stata estesa a 3 anni? Io ero rimasto a 2…
@ Leonardo:
Estesa di 2 oltre il primo. Quindi 3. Ovvero 1 anno gratis + altri 2 a pagamento. TOTALE: 3 anni.
@ Giuseppe Benevento:
Sisi, questo l’avevo capito, volevo sapere da quand’è che apple ha esteso la garanzia dell’apple care a 3 anni, e non più a 2 :)
@ Giuseppe Benevento:
Quindi quando dicono un anno intendono un anno di apple care? L’ultimo mio acquisto Apple è stato l’ipod touch e al negozio (non apple store ma un premium reseller o simili) hanno sottolineato come la garanzia fosse di un anno. Intendevano apple care? O è il solito scaricabarile dei negozianti che non vogliono fornire l’assistenza di cui avremmo diritto?
@ Michele:
Io ho acquistato un iPhone presso un negozio Vodafone e dopo circa un anno e mezzo si è guastato. Non ho avuto problemi ad averne un altro in sostituzione (credo che gli iPhone non li riparino), ma mi sono rivolto al negozio presso il quale l’avevo acquistato.
La garanzia “legale” dev’essere fornita dal venditore, e vale solo per gli acquisti senza partita iva (codice del consumo).
@ Michele:
Un anno Apple Care ovvero presso centro assistenza Apple. Il secondo anno te lo deve fare il negoziante se non lo hai fatturato come prodotto business. Ma Paolo è stato chiaro in materia. :-)
Giuseppe Benevento dice:
Si ma se compro all’apple store… il venditore corrisponde al produttore… no?
Ringrazio della risposta.
Il prossimo acquisto proverò a rivolgermi anch’io a quel rivenditore e vi saprò dire!
A presto.
Non è che le differenti spese di spedizione non dipendando da Apple, ma dalle tariffe postali dei singoli paesi?
Beh ci sono paesi dell’unione in cui non è neanche presente l’Apple store online (la Grecia)…..se vuoi comprare qualcosa della Apple, da un iPod a un Mac Pro devi trovare un Apple reseller, non esistono neanche Apple Store fisici. In più non spediscono neppure le raccolte, biglietti ecc ecc fatte tramite iPhoto!
Eheheh forta che studia all’Unimi XD
Sembra che Apple abbia la cosiddetta “crisi di crescita” !
Da Compagnia sostanzialmente concentrata sul mercato domestico è diventata una Global Company. Sarà gioco forza uniformare le politiche commerciali, i prezzi (che non vuol dire tutti uguali ma definiti in base a complicati criteri associati al cambio) e l’offerta. Diamo tempo al tempo anche se la scala dei tempi in una economia globale sono strettissimi, pena la disaffezione e la perdita dei Clienti.
@Leonardo Apple care è sempre stato di tre anni. Solo quello di iPhone è sempre stato di due anni.
Sinceramente stupisce veramente poco. Se poi mi dite che c’è un obbligo imposto dalla legge di uniformità mondiale sui prezzi e quant’altro allora è un altra storia altrimenti, scusate se sono brusco, ma un azienda è libera di fare quello che le pare e magari tutta questa differenza risiede in diverse regole/leggi di ogni paese.
@ Paolo:
Grazie delle delucidazioni. Ora mi sono chiare le situazioni in cui sono stato fregato :-)
E per ciò che diceva Gabriele del fatto che negli apple store produttore e venditore coincidono?
Su iPad si può incidere anche se lo prendi dall’italia. Basta metterlo nel carrello e andare avanti