Nella giornata di ieri era stato diffuso sul Web un rumor quanto mai bizzarro a proposito del possibile passaggio di Tim Cook alla HP.
Secondo quanto riportato da diversi blog d’oltreoceano, innescati da Fly On The Wall (un sito che si occupa di gossip), il COO di Apple avrebbe lasciato il suo posto nell’azienda di Cupertino per andare a ricoprire il ruolo di CEO presso HP, in cerca di un nuovo amministratore delegato.
Nonostante ci siano almeno due motivi validi per cui questo rumor doveva essere chiaramente ritenuto falso, la voglia irrefrenabile di fare uno “scoop” non ha impedito l’inevitabile reazione a catena sul Mac Web, non priva di conseguenze.
Il primo motivo è che sarebbe alquanto improbabile che un’azienda del calibro di HP scelga un nuovo amministratore delegato esterno (come reagirebbero gli azionisti? Troppo rischioso); l’ipotesi più probabile è che il ruolo sarà ricoperto da qualcuno che sia già all’interno dell’azienda. In secondo luogo, l’intesa tra Cook e Jobs è molto salda, tant’è vero che durante il periodo in cui l’iCEO uscì di scena per subire un delicato intervento chirurgico, Cook ereditò le redini dell’azienda (con successiva lauta ricompensa).
E’ pur vero che non è il primo rumor di questo genere che coinvolge Tim Cook. Lo scorso dicembre si parlò di un possibile trasferimento presso GM ed è altrettanto vero che il COO di Apple rifiutò l’offerta. Certo, il posto di CEO di HP è sicuramente molto ambito ma non credo che Cook rinuncerà ad Apple così facilmente.
Oltre a suscitare ilarità tra gli addetti ai lavori, la notizia ha creato non pochi danni sotto l’aspetto economico. Negli ultimi giorni, infatti, il titolo Apple aveva fatto registrare record interessanti, mentre ieri la quotazione è crollata di ben 17 dollari, in ribasso di quasi sei punti percentuali.
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Mi sembrano le classiche voci messe in giro per vendere allo scoperto (shortare) un titolo. La cosa mi pare abbia funzionato.
Poi più che altro solitamente se stai a certi livelli hai dei limiti contruattuali che ti impediscono di andare a lavorare per un competitor prima di un certo numero di mesi.
Questo dimostra solo come la borsa sia una cosa vergognosa comandata da dicerie. Mi spiace per chi ci lavora.