Keynote del WWDC 2010: il problema delle Wi-Fi


Durante il keynote di lunedì scorso Steve Jobs ha vissuto momenti di pura apprensione quando l’inquinamento elettromagnetico in sala ha provocato seri problemi alla ricezione del network principale, vale a dire la rete Wi-Fi utilizzata da Apple per le demo su iPhone 4 e iPhone 3GS. Il problema non ha rovinato del tutto la presentazione e Jobs è stato bravo a sdrammatizzare e rigirare la frittata come al suo solito, con l’aiuto di qualche battutina che ha divertito il pubblico.

Ma nonostante l’impegno dei team dell’organizzazione, la Wi-Fi ha continuato a fare le bizze per un bel po’, continuando ad offrire il destro a El Jobso per altre freddure delle sue. L’origine del disturbo? Le circa 570 base station attive contemporaneamente in sala, quasi tutte Mi-Fi o dispositivi analoghi. Un problema tecnico che offre lo spunto per una riflessione più ampia circa l’insoddisfazione degli iPhone utenti nei confronti di AT&T e sulla gestione dell’accesso della stampa a questo genere di eventi aziendali.

Wi-Fi-ahiahi

Ad un certo punto Steve ha chiesto aiuto ai presenti in sala, con un gentile ricatto: “I bloggers in sala sono pregati di spegnere le proprie base station. Se volete vedere le demo, spegnete i portatili, spegnete tutte queste MiFi e posatele a terra, per favore”.

Risatine e un po’ di imbarazzo, ma non tutti hanno dato ascolto all’iCeo, come comprensibile. Jobs ha scherzosamente chiesto l’aiuto di Scott Forstall e un anonimo fra il pubblico ha urlato un ironico suggerimento: “Verizon!”. Un chiaro riferimento all’insoddisfazione degli utenti iPhone americani per la qualità del network di AT&T. Jobs ha fatto finta di nulla e con un sorrisetto ha commentato che i problemi riguardavano la Wi-Fi,  non il collegamento dati cellulare.

Ciò nondimeno diversi commentatori hanno fatto notare che AT&T non è del tutto esente da colpe. Se il carrier avesse reso già disponibile il tethering tramite iPhone (è previsto un piano dedicato da 20$ quando uscirà iOS 4) non si sarebbe posto il problema, perché molti dei presenti si sarebbero affidati al network dell’operatore e non ad un hot-spot Mi-Fi per collegarsi ad internet. Che poi le celle di zona sarebbero collassate comunque sotto il peso di migliaia di connessioni dati contemporanee, beh, quello è un altro paio di maniche.

Resta comunque curioso che Apple, conosciuta per il controllo meticoloso dei particolari, non abbia previsto il problema, magari rafforzando in qualche modo il proprio network o studiando una soluzione differente per assicurare la connessione dei dispositivi usati per le demo. Dalla registrazione finale del keynote disponibile su iTunes sono stati epurati alcuni dei tempi morti derivati dal problema.

Broadcasting pubblico

Seth Weintraub suggerisce una soluzione per ovviare al problema in futuro: rendere l’evento visibile in streaming da tutti, liberamente. A quel punto verrebbe meno la “necessità” dei live-blog via internet da parte dei blogger e dei giornalisti presenti. Niente più che una piacevole utopia. Ci sono sottili equilibri in gioco. La possibilità di selezionare su invito i giornalisti e i blogger “ammessi” ad un evento a porte chiuse è uno degli aspetti che rende così speciali questi eventi. Pensate ad esempio all’esclusione di Gizmodo e al valore di scambio che viene dato alla possibilità di accedere ad un evento come il keynote del WWDC.

Senza volersi addentrare troppo nella difficile questione del cosiddetto “access journalism”, possiamo dire che la selezione dei partecipanti ad un evento esclusivo è semplicemente uno strumento di gestione della comunicazione aziendale troppo importante perché Apple possa decidere di rinunciarvi per passare ad un broadcasting diffuso e pubblico.

Molte più persone guarderebbero l’evento in un primo momento (e i costi di trasmissione aumenterebbero di conseguenza) ma le novità non verrebbero riprese sui media con la stessa enfasi. Mantenendo la selezione dell’accesso viene data ai giornalisti e blogger la possibilità di fare vero e proprio reporting su ciò che avviene al Moscone Center. I lettori cercano informazioni su quei media, generano pageviews e il ciclo si chiude con una “vittoria” per entrambe le parti.

34 commenti su “Keynote del WWDC 2010: il problema delle Wi-Fi”

  1. Ma scusate..e mettere magari due station collegate a due ethernet ben distinte? una pubblica dedicata ai blogger e uno protetta per steve e i suoi device..stiamo parlando di Apple non della casa del nonno..non penso sia troppo impegnativo da fare..ma forse mi sbaglio io :)

    Rispondi
  2. Stok dice:

    Ma scusate..e mettere magari due station collegate a due ethernet ben distinte? una pubblica dedicata ai blogger e uno protetta per steve e i suoi device..stiamo parlando di Apple non della casa del nonno..non penso sia troppo impegnativo da fare..ma forse mi sbaglio io :)

    son perfettamente d’accordo e il modo migliore per tutelarsi proprio da questo tipo di problemi.

    Rispondi
  3. Stok dice:

    Ma scusate..e mettere magari due station collegate a due ethernet ben distinte? una pubblica dedicata ai blogger e uno protetta per steve e i suoi device..stiamo parlando di Apple non della casa del nonno..non penso sia troppo impegnativo da fare..ma forse mi sbaglio io :)

    il problema erano le 600 mini reti wifi che c’erano in sala! ha idea di cosa vuol dire avere 600 reti wifi tutte vicine?

    Rispondi
  4. @ Stok:
    L’errore sia nell’articolo sia nei vostri commenti è il pensare che Apple abbia responsabilità sul network del locale.

    Il Moscone Center non appartiene ad Apple, ed è dei proprietari la responsabilità del network, quindi se offrono una connessione sola, oppure anche due ma con frequenze troppo vicine (soffrendo quindi di disturbi tra loro) la “colpa” è solo del Moscone Center. E la cosa potrebbe non essere di facile soluzione, (non tecnicamente sia chiaro), perché se il proprietario non vuole non si fa… a meno di trovare un altro Conference Center

    Rispondi
  5. Beh… magari la colpa è del nuovo iPhone… il vecchio, anche se connesso dopo non aveva questi problemi….. (speriamo siano problemi di gioventù legati alla beta del software/firmware e non delle nuove antenne…)

    Rispondi
  6. Gli inconvenenti capitano, proprio com’è successo a Google un paio di settimane fa. Mi fa solo sorridere che, in quel caso, alcuni lo hanno considerato un errore grave, scrivendo di tutto e di più, questa volta si minimizza. Ma arriverà di sicuro qualcuno a dire che si tratta di due casi diversi…
    È solo tecnologia, ogni tanto non funziona :)

    Rispondi
  7. Nessuno è perfetto, neanche Apple, l’inconveniente (a mio avviso non attribuibile ai devices) ci sta. Ben altro è vedere una schermata blu di errore grave durante la presentazione di windows, li si che si può dire: ma che figura di….

    Rispondi
  8. era successo anche al google i/o anche se non erano presenti così tanti live blogger. quindi portare il wwdc in broadcasting gratuito non credo riesca a risolvere il problema.

    Rispondi
  9. Roberto dice:

    Il Moscone Center non appartiene ad Apple, ed è dei proprietari la responsabilità del network, quindi se offrono una connessione sola, oppure anche due ma con frequenze troppo vicine (soffrendo quindi di disturbi tra loro) la “colpa” è solo del Moscone Center. E la cosa potrebbe non essere di facile soluzione, (non tecnicamente sia chiaro), perché se il proprietario non vuole non si fa… a meno di trovare un altro Conference Center

    Tu sai cos’è un Mi-Fi, vero? ;-) I Mi-Fi non sono dipendenti dall’organizzazione del Moscone Center, ne Apple può perquisire tutti i presenti…

    Rispondi
  10. Moreno dice:

    Gli inconvenenti capitano, proprio com’è successo a Google un paio di settimane fa. Mi fa solo sorridere che, in quel caso, alcuni lo hanno considerato un errore grave, scrivendo di tutto e di più, questa volta si minimizza. Ma arriverà di sicuro qualcuno a dire che si tratta di due casi diversi…
    È solo tecnologia, ogni tanto non funziona :)

    Quoto!
    Basta anche solo andare a rileggere questo articolo (http://www.theapplelounge.com/video/google-io-ipad-vs-android/) per notare come lo spirito di base sia profondamento diverso

    Non vi offendete se ghigno un po’ a rileggere questa frase

    Ci sono però alcuni aspetti in cui Google dovrebbe imparare molto da Apple e uno di questi è senza dubbio il planning dei keynote

    !!!

    Rispondi
  11. Io, con iOS4, noto un peggioramento delle connessioni dati.
    Anche un maggiore surriscaldamento.
    È la prima versione, speriamo che tutto si risola con gli aggiornamenti successivi…

    Rispondi
  12. e se apple o moscone center avessero anche una sola linea, per quella pubblica la limiti fino ad un tot per lasciare spazio anke al povero steve che vuole vedere i bicipiti di Ive e non ci riesce:P

    Rispondi
  13. @ Camillo Miller:
    scherzi, mentre tutti voi chiedete quelle cavolate a steve io gli ho chiesto una foto dei bicipiti di Ive :P ahah

    Rispondi
  14. La risoluzione del problema delle conessioni Wi-FI non è cosi semplice come riportato da alcuni amici del blog.
    Sicuramente il canale o i canali dedicati alla presentazione erano sicuramente protetti e dedicati,
    Ma considerate una cosa. 600 laptop collegati creano un “inquinamento” magnetico mica da poco inoltre anche se protette le reti “dedicate” erano disturbate dai continui net-scan dei computer in sala, infatti quando i computer dei blogger si scollegavano dal loro canale perche’ intasato cominciavano a cercare altre reti creando un vero e propio “vespaio” elettromagnetico all’interno della sala.
    La sola soluzione era utilizzare una rete cablata dedicata per il pubblico e giornalisti, pregando quest’ultimi di spegnere il wifi dei propi computer. E dedicare a piena potenza alla dimostrazione una o piu’ reti wi-.fi

    Rispondi
  15. No no se Steve Jobs avesse usato la mia Time Capsule avrebbe potuto impostare un “Network ospiti” e il problema non si sarebbe posto, sono sicuro :)

    Rispondi
  16. Moreno dice:

    Gli inconvenenti capitano, proprio com’è successo a Google un paio di settimane fa. Mi fa solo sorridere che, in quel caso, alcuni lo hanno considerato un errore grave, scrivendo di tutto e di più, questa volta si minimizza. Ma arriverà di sicuro qualcuno a dire che si tratta di due casi diversi…
    È solo tecnologia, ogni tanto non funziona :)

    Eccomi! :P no è diverso e ti spiego perché (escludendo i problemi wifi che quelli ci possono essere ma comunque dico che la Apple avrebbe potuto optare per rete protetta)
    1) la Google stava presentando un “programma” e voglio dire, se presenti un programma devi provare alla nausa se funzionerà alla presentazione
    2il tipo della Google sembrava non sapesse usare lo smartphone, ogni volta tappava a vuoto sullo schermo :P
    3)si sono intestarditi e sono andati avanti almeno 5minuti senza risultati (almeno steve ha avuto la prontezza di andare avanti on gli argomenti)
    4) la Google ha fatto una figura di cacca con a fianco l’ipad che funzionava

    e lo dico e lo ripeto: capisco di più il blue screen della Microsoft che aihme può succedere ma non concepisco che alla presentazione di un programma questo non funzioni per problemi dello stesso. Infatti, almeno io, non ho preso per i fondelli google per i problemi wifi.

    ;)

    Rispondi
  17. Menestrello dice:

    Moreno dice:
    Gli inconvenenti capitano, proprio com’è successo a Google un paio di settimane fa. Mi fa solo sorridere che, in quel caso, alcuni lo hanno considerato un errore grave, scrivendo di tutto e di più, questa volta si minimizza. Ma arriverà di sicuro qualcuno a dire che si tratta di due casi diversi…
    È solo tecnologia, ogni tanto non funziona :)

    Quoto!
    Basta anche solo andare a rileggere questo articolo (http://www.theapplelounge.com/video/google-io-ipad-vs-android/) per notare come lo spirito di base sia profondamento diverso
    Non vi offendete se ghigno un po’ a rileggere questa frase

    Ci sono però alcuni aspetti in cui Google dovrebbe imparare molto da Apple e uno di questi è senza dubbio il planning dei keynote
    !!!

    MITICO…è quello che ho pensato pure io…e grazie apple per averlo cancellato dal keynote sul podcast

    Rispondi
  18. Ci sono almeno un paio di soluzioni possibili al problema:
    1) Rendere disponibili 3-4 wi-fi all’interno della sala con accesso ad internet per tutti i giornalisti seduti a guardare il keynote. In questo modo si evita il proliferare di mi-fi, cellulari et similia, unico mezzo che finora i blogger hanno per comunicare con il mondo esterno.
    2) Fornire connettività agli iPhone di prova del keynote VIA CAVO… E che diamine, è possibile che ad Apple non ci abbiano pensato?

    Rispondi
  19. @ Alberto:
    1 come in molto hanno già detto il problema non è il sovraccarico della LAN ma le interferenze che si creano con 570 dispositivi wi-fi che inviano/ricevono/scannano.
    2 se avessero usato una connessione via cavo sull’iphone (cosa impossibile tra l’altro) cosa avrebbero dimostrato? Quante volte usi il cellulare con l’ethernet?

    Rispondi
  20. @Davidoff
    1) Il problema non è il numero di client wi-fi, il problema è il numero di base station wi-fi. Un singolo access point può tranquillamente gestire 200 connessioni contemporaneamente (se ha sufficiente banda internet a cui farle accedere), mentre un così alto numero di access point (praticamente 1 ogni due/tre persone in sala) genera un inquinamento elettromagnetico enormemente più grande. Diventa quasi impossibile per un dispositivo anche solo capire a quale rete wi-fi deve connettersi.
    2) L’obiettivo della demo era mostrare la qualità del retina display, non la velocità della connessione ad internet.

    Rispondi
  21. Consiglio per la traduzione dell’articolo: “iPhone users” è stato tradotto malamente in “iPhone utenti”.

    Rispondi
  22. La questione è questa:
    In mezzo a tutto il marasma elettromagnetico cosa è successo?
    Il vecchio 3gs si connetteva senza batter ciglio, mentre il nuovo 4g no!!!
    E questa cosa che dovrebbe farci riflettere.
    Ciao.
    p.s.
    il nuovo iPhone è semplicemente bellissimo!

    Rispondi
  23. sid-b dice:

    La questione è questa:
    In mezzo a tutto il marasma elettromagnetico cosa è successo?
    Il vecchio 3gs si connetteva senza batter ciglio, mentre il nuovo 4g no!!!
    E questa cosa che dovrebbe farci riflettere.
    Ciao.
    p.s.
    il nuovo iPhone è semplicemente bellissimo!

    Rispondi
  24. Pingback: K-Geek » Blog Archive » MiFi, router Wi-Fi portatile per essere sempre online

Lascia un commento