Una nuova ricerca condotta da Meefeedia, una sorta di motore di ricerca multimediale che indicizza i video di una vasta gamma di siti, suggerisce che allo stato attuale circa il 26% del Web è già iPad Ready, ovvero il 26% dei siti campione presi in analisi ha sostituito Flash (o fornito un’alternativa) con un player HTML5 e la codifica H.264 per i video.
Meefedia ottiene i propri dati da circa 30.000 siti (fra di essi anche Hulu, CBS Video, YouTube, ABC). La percentuale, che può sembrare bassa, in realtà mostra una crescita notevole se confrontata con la stessa analisi condotta 4 mesi fa, quando solamente il 10% dei siti analizzati rispondeva alle stesse caratteristiche di compatibilità con iPhone OS.
Quel 26%, da prendere come sempre con le molle d’ordinanza nel caso di analisi basate su campioni ridotti del Web, può essere interpretato in maniera duplice. Può essere tanto, se letto nell’ottica di una crescita delle alternative a Flash; può essere ancora poco per i sostenitori di Adobe secondo cui i dispositivi Apple non permettono davvero di accedere al Web nella sua completezza.
Ma la battaglia che contrappone Apple e Adobe non è nulla di interessante per l’utente comune, che in molti casi forse non è nemmeno a conoscenza di questa contrapposizione. Sarà il mercato a decidere, ed è indiscutibile che al momento gli utenti che utilizzano iPhone OS senza sentire la mancanza di Flash sono già circa 80 milioni. E un altro milione, solo negli U.S.A, sono quelli che nonostante questa limitazione hanno scelto di comperare un iPad.
La verità è che Adobe sa di essere in una posizione di netto svantaggio, perché quella che è in atto, ad un livello più ampio, è una sana lotta fra piattaforme. iPhone OS Vs. Android, in particolar modo. Se Apple non vuole Flash su iPhone OS e motiva questa scelta con ragioni chiare e comprensibili (che possono poi essere condivise o meno) non c’è nulla che Adobe possa fare per cambiare il corso delle cose. La scelta, di cui Adobe lamenta l’assenza, esiste ad un livello più alto: chi non è d’accordo con Apple, può comprare un Blackberry, uno smartphone Android, un Nokia, un Samsung o un Palm.
Non avendo una propria piattaforma, Adobe vorrebbe poter portare la sua tecnologia su tutte le piattaforme contemporaneamente. Ma perché Apple non dovrebbe avere il diritto di decidere quali tecnologie implementare sulla propria piattaforma e in che modi (leciti, qui si parla di metodi leciti) ottenere un vantaggio sulla concorrenza?
Questo aspetto lo spiega molto bene un intervento di John Gruber in risposta ad una presa di posizione di John Nack, Senior Product Manager della divisione Photoshop che sul suo blog ha pubblicato a sua volta un articolo a supporto della nuova strategia aziendale legata alla campagna We Love Apple:
“La competizione più serrata nel campo dei dispositivi mobili, è fra piattaforme, non all’interno della sola piattaforma Apple. Questo meccanismo non funziona bene per Adobe, perché loro non hanno una propria piattaforma – il loro scopo è creare una meta-piattaforma condivisa su più dispositivi costruendola su piattaforma realizzate da altri. E il peggio (per Adobe) è che Adobe (o almeno un buon numero di persone all’interno di Adobe, come Nack) sa che la migliore piattaforma, quella la cui audience ha gusti estetici più in linea con quella dei propri utenti, è iPhone OS.”
A ulteriore riprova del fatto che è Adobe a trovarsi nella posizione peggiore, c’è proprio questo contrattacco a livello aziendale contro la scelta di Apple. Una sola chiara e semplice lettera di Steve Jobs contro una mobilitazione dell’esercito, con tanto di campagna pubblicitaria e dispendio di risorse creative ed economiche che forse Adobe farebbe meglio ad impiegare per rendere davvero Flash una tecnologia migliore.
[Fonte Statistiche: Apple 2.0]
direi come il solito su iPhone lo accetto, d’altro canto è “solo un telefono”, sull’iPad mezzo per eccellenza per la navigazione su internet no.
(una preferenza su safari che attiva il pugin flash no?)
o piu estetico:
un mattoncino cliccabile se un utente DEVE accedere ad una fonte flash….
e non parlo di filmati Youtube ma di servizi offerti solo in flash…..
bah!
guerra persa…..
Da web designer: il 90% delle cose che si possono fare in flash si possono fare anche con altre tecnologie. Il restante 10 sono orpelli grafici, carini ma inutili, e siti ad alto impatto mediatico (cocacola, Nike, ecc).