E’ inutile negarlo. Tutti i Mac Users, prima o poi, si sono sentiti chiedere la fatidica domanda da un amico poco tech savvy: “Che cos’ha il tuo Mac in più rispetto ad un PC?”. Tutti, almeno una volta, avranno rinunciato ad intavolare discussioni tecno-filosofiche e avranno semplicemente lanciato PhotoBooth e attivato alcuni dei filtri integrati nel programmino, con il chiaro intento di strappare facili WOW e l’approvazione divertita dell’amico la cui faccia è appena stata trasformata in un grugno contorto grazie alla potenza di Quartz Composer.
Il designer Mark Pernice non si è accontentato della dimensione ludica del giochino PhotoBooth ed ha voluto fare un passo ulteriore, motivato dalle più pure intenzioni artistiche. Ha scattato una foto della sua faccia distorta con il programma e poi, con l’aiuto di un esperto di effetti speciali, ha trasformato il ghigno bidimensionale in una vera e propria maschera indossabile.
“Utilizzando PhotoBooth come ispirazione” scrive Mark sul suo sito, “l’idea era di prendere l’immagine 2D che era stata manipolata e creare una faccia tangibile in un ambiente reale, per poi riportarla ad un’immagine 2D. Utilizzare PhotoBooth sulla maschera stessa può creare una sorta di traslazione paradossale in cui io cesso di esistere”.
Il risultato è quello che vedete nell’immagine di apertura e nella foto della gallery che abbiamo inserito di seguito. La successiva riproduzione 2D è ovviamente quella delle foto scattate da Pernice con indosso la maschera. Fra le varie fotografie scattate sul suo sito ce n’è una particolarmente inquietante in cui la maschera trasforma il bambino che la indossa in un nano psichedelico che sembra uscito da un bad trip indotto dall’LSD.
Le altre foto del designer mantengono invece sempre un retrogusto ludico, che rispecchia, anche in questa versione finale derivata da un duplice processo di shift dello spazio di appartenenza, lo strumento software che ha originato la maschera in principio.
Ahaha, geniale! :’D