Wired e WSJ su iPad, nuovi dettagli

Manca ormai poco più di una settimana alla commercializzazione dell’iPad negli Stati Uniti. Gli ultimi preparativi sono in corso e anche gli editori si stano scaldando in vista del debutto, primi fra tutti Condé Nast e News Corporation che pubblicheranno su iPad rispettivamente Wired (insieme ad altri magazine del gruppo) e il Wall Street Journal. Le notizie, in questa prima fase, sono buone. Gli inserzionisti pubblicitari sembrano aver accolto con favore la novità e la raccolta pubblicitaria sta andando molto bene. A diffondere i dettagli è proprio un articolo del WSJ che, con una sorta di scoop interno, rivela anche quanto costerà l’abbonamento mensile al giornale per gli  utenti iPad.

Secondo le solite fonti ben informate la Condé Nast sta offrendo agli inserzionisti diverse possibilità di integrazione degli ad sulla versione per iPad della rivista, che pur riproponendo i contenuti cartacei, offrirà nuove possibilità di interazione. Agli investitori verranno concessi vari livelli di funzionalità all’interno di Wired per iPad (video, integrazione con i social network) a seconda della quantità di pagine di pubblicità acquistate sulla rivista.

L’articolo del Journal non manca di far notare che sebbene gli editori stiano investendo sul nuovo formato con convinzione “il modello di business non è stato ancora testato, e i soldi derivanti dalle pubblicità inizialmente saranno solo una piccola parte dei ricavi totali dell’industria”.

Condé Nast dovrà anche affrontare la non facile questione del prezzo di Wired per iPad, dato che il device di Apple può potenzialmente accedere a tutti i contenuti di Wired Online attraverso Safari. Problema di più semplice soluzione per il Wall Street Journal, che già adesso chiede una sottoscrizione di circa 30$ al mese per poter accedere al giornale via internet. L’abbonamento mensile per leggere su iPad il quotidiano di Murdoch ammonterà a 17,99$; a confermarlo al WSJ sono fonti interne… al Wall Street Journal, il che assicura una discreta attendibilità della notizia.

Le medesime fonti confermano che Coca-Cola, FedEx e altri quattro inserzionisti del medesimo calibro hanno già stretto accordi per acquistare pubblicità sulla versione per iPad del Journal. Costo di un pacchetto quadrimestrale: 400.000$.

9 commenti su “Wired e WSJ su iPad, nuovi dettagli”

  1. pero che cazza , so troppi 17 dollari considerate che spese di produzione spedizione non ne hanno più poi in più prendono i costi pubblicità che gli ammortizzano tutti i costi che hann fatto per riadattarsi…….pe me so dei ladri

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  2. Costi pazzeschi, spese praticamente azzerate (eccetto quelle di normale amministrazione, come gli stipendi, gli affitti, etc…). Comunque non male se si pensa che in effetti per un abbonato web la riduzione è prossima al 50%.

    E’ ridicolo anche il comportamento delle nostre testate giornalistiche, che permettono di leggere su web le notizie, ma in versione ottimizzata per iPhone solo l’introduzione. Eppure è solo un template diverso… mica li devono riscrivere gli articoli!

    E’ come se leggere The Apple Lounge dal PC / Mac con il browser fosse gratis, ma da iPhone la versione ottimizzata (che altro non è che un plugin gratuito per WordPress come sa chiunque abbia un blog, gratuito anch’esso, su quella piattaforma) fosse a pagamento.

    Come se non bastassero i salassi degli operatori di telefonia mobile per accedere al web! Con Vodafone spendo 3 euro a settimana per un servizio a dir poco scandaloso (la latenza è tale che quasi mi posso prendere un caffè).

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  3. simone dice:

    pero che cazza , so troppi 17 dollari considerate che spese di produzione spedizione non ne hanno più poi in più prendono i costi pubblicità che gli ammortizzano tutti i costi che hann fatto per riadattarsi…….pe me so dei ladri

    Simone, comprendo il fastidio che ti provocano, ma devi capire una cosa, che vale per questa azienda così per tutte le altre: esse sono nate con lo scopo di fare soldi.
    D’altronde, se uno vuole i loro prodotti deve pagare, senza pretendere un abbassamento dei prezzi. Il punto è: se ti interessa la compri, sennò la lasci li e te la compri da un’altra parte. Il fatto, lo so, è che uno vorrebbe la botte piena e la moglie ubriaca, come si suol dire ;)
    Inoltre penso che se la versione cartacea ci costerebbe 30$ e quella digitale (che è migliore ancora) 17$, beh, credo che si debba solamente ringraziare…!! Non ci deve interessare quanti soldi fanno e attraverso quale mezzo, ma la qualità e a quanto viene a costare a noi ;)!

    P.s: i costi di produzione li hanno ugualmente, dal momento in cui hanno un team di persone addette a creare una versione esclusivamente per iPad :)

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  4. per costi di produzione io intendo il costo per stampare il giornale, e poi penso che una volta creato il sistema per ipad quello fatto una volta poi resta li.@ Leonardo:

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  5. Tiziano Dal Betto dice:

    Come se non bastassero i salassi degli operatori di telefonia mobile per accedere al web! Con Vodafone spendo 3 euro a settimana per un servizio a dir poco scandaloso (la latenza è tale che quasi mi posso prendere un caffè).

    Anche te hai quell’abbonamento settimanale da 3€ per 500Mb ??? Hahaha!! Io vi stò scrivendo proprio “grazie” a quello XD

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  6. simone dice:

    per costi di produzione io intendo il costo per stampare il giornale, e poi penso che una volta creato il sistema per ipad quello fatto una volta poi resta li.@ Leonardo:

    Certamente non avranno più spese in termini di materiali, ma le avranno per tutte quelle persone che, settimanalmente, creeranno la versione digitale per l’iPad; comunque da ciò che mi hai detto ho capito una cosa: forse non sei a conoscenza del fatto che ogni settimana (in questi caso), la versione digitale delle riviste sono completamente diverse le une dalle altre, pertanto non è come pensi te, ovvero che una volta creato il “programma” poi basterà scriverci sopra. Per fortuna la cosa è più complessa, perché ogni volta l’interfaccia delle riviste digitali cambierà, in base agli articoli pubblicati, agli spazi utilizzati, alla quantità di video, foto e quant’altro inseriti.
    Non è facile da spiegare, spero comunque tu abbia capito il perché le spese di produzione (seppur ridotte) continueranno ad esserci.

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  7. Secondo me 17 dollari è un ottimo prezzo, i costi non diminuiscono poi più di tanto perchè i costi di stampa si sono enormi ma i gruppi editoriali ( tutti con bilanci pesantemente in rosso sia in Italia che all’estero ) stanno assumendo un sacco di personale informatico, e non è che sviluppano un app e poi la lasciano andare da sola, deve essere mantenuta e costantemente aggiornata se si vuole stare al passo con il progresso tecnologico. Chi fa veramente i soldi qua è Apple!

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  8. Paolo dice:

    Secondo me 17 dollari è un ottimo prezzo, i costi non diminuiscono poi più di tanto perchè i costi di stampa si sono enormi ma i gruppi editoriali ( tutti con bilanci pesantemente in rosso sia in Italia che all’estero ) stanno assumendo un sacco di personale informatico, e non è che sviluppano un app e poi la lasciano andare da sola, deve essere mantenuta e costantemente aggiornata se si vuole stare al passo con il progresso tecnologico. Chi fa veramente i soldi qua è Apple!

    Hehe ;)!

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