P2P e Mac. Parte Quinta: le denominazioni dei file

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Dopo avervi introdotto, la scorsa settimana, nel mare magnum dei file presenti nel p2p, avrete capito ormai che le risorse disponibili sono potenzialmente infinite. P2p e Mac, nella puntata di oggi, prenderà in esame le denominazioni di un file in modo da poter capire, a prima vista, la qualità dello stesso. Purtroppo è vizio comune rinominare i file rispetto all’origine: con un pizzico di accorgimenti però, potrete trovarli nominati nel modo corretto.

Permetteteci, anche questa volta, solo una piccola precisazione prima di iniziare: tutto quello che leggerete nel presente articolo non contiene riferimenti a team o persone in particolare poiché questo “mondo” ambisce alla totale segretezza dei membri e del “lavoro” svolto. Pertanto nell’articolo ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale e frutto di fantasia.

La grossolana e macroscopica differenziazione da introdurre immediatamente è sempre la solita: i file sono denominati in maniera differente in base all’origine della produzione. Prendiamo come primo esempio il film “Il ritorno di TheAppleLounge“. Se questo file fosse prodotto in maniera amatoriale, avremmo nel nome del file sicuramente il titolo del film e molto comunemente il nick di chi lo ha prodotto oppure il nome del gruppo amatoriale: in sintesi avremmo: “Il ritorno di TheAppleLounge by iSayBlog.avi“.

Invece se il film fosse prodotto dal mondo professionale, insieme al nome del file e dalla crew produttrice, avremmo una indicazione sulla lingua e dell’anno di uscita al cinema insieme a un giudizio sulla qualità audio/video: in sintesi avremmo “Il.Ritorno.Di.TheAppleLounge.2008.ITALIAN.MD.Cam-Xvid.iSayBlog.avi” . Vedete che c’è una grossa differenza nel nome dello stesso file: dal file della realtà professionale possiamo agilmente risalire alla qualità. Vediamo come.

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Se trovare un file di tipo amatoriale, non potete conoscerne esattamente la qualità: se avete scaricato altri file dello stesso produttore e li avete trovati apprezzabili, normalmente saranno tutti della stessa qualità. Dai file del mondo professionale, invece, otteniamo, come detto, tantissime informazioni, alcune delle quali “in codice”: sono proprio queste quelle che riguardano la qualità di un film. Se il film è stato rippato da un DVD, normalmente avremo, oltre alle altre indicazioni, DVDRip-Xvid (dove con Xvid si intende il codec di decodifica video: Xvid è lo standard internazionale per il mondo professionale). Se invece il film è preso dal cinema, la situazione si complica: avremo una indicazione precisa sulla fonte audio e sulla fonte video.

Le fonti di video e audio, negli ultimi anni, sono migliorate parecchio: se tra di voi c’è qualche “vecchietto”, come colui che scrive, si ricorderà certamente della pessima qualità dei primissimi film disponibili dopo l’avvento delle ADSL. Tra i vari tag che indicano la qualità video segnaliamo: Cam (ripreso con telecamera in sala); Ts (TeleSync. Video ripreso con telecamera fissa in sala); Scr (in 4/3, ripreso da VHS promozionale); TC (TeleCine. Video ripreso da macchinario telecine); DVDScr (Video da fonte DVD promozionale. Presenza di sottotitoli o scene in B/N).

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Per quanto riguarda la qualità audio, segnaliamo: MD (Mic Dubbed. Audio preso in sala tramite un microfono); LD (Line Dubbed. Audio ricavato da jack diretto alla macchina da presa). Naturalmente ognuno di questi tag ha dei parametri molto stretti a cui sottostare: la qualità dunque è sempre molto vicina a quanto dichiarato.

Se invece che un film, prendessimo in esame un programma, la situazione si semplifica enormemente: oltre al nome del programma che si vuole scaricare, ci sarà solo il nome del produttore. Nome che sarà del singolo o del gruppo nel caso del mondo amatoriale; nome della crew nel caso del mondo professionale. In questo caso è difficile cercare un file di qualità senza un minimo di conoscenza del nome della crew: consigliamo di scegliere il file in base alla denominazione. Infatti un file di tipo professionale avrà una denominazione simile a quella di un film prodotto dal mondo professionale: l’esperienza in questi casi vi aiuta tantissimo.

Resta inteso che tutto questo non è e non sarà un incitamento alla pirateria informatica in nessuna delle sue forme. Riteniamo però corretto, a scopo meramente informativo, rendere partecipi i nostri lettori a un mondo tanto particolare quanto illegale come quello del p2p nelle sue varie espressioni.

2 commenti su “P2P e Mac. Parte Quinta: le denominazioni dei file”

  1. ma soprattutto la grande differenza sta nel fatto che se scarichi un torrent sei sicuro di scaricare un “file” corrispondente al titolo, se scarichi da emule il 30% minimo è pornografia.

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