Uno degli aspetti più importanti di iPad, un aspetto del quale si comprenderà l’importanza solamente sul lungo periodo, è l’introduzione di un processore interamente realizzato da Apple, il nuovo A4. Che sia tutta farina del sacco di P.A. Semi (società incorporata da Apple nel 2008) o che sia una versione riveduta e personalizzata di un Cortex-A9 di Arm, questo chip garantirà all’azienda un vantaggio sulla concorrenza che al momento è semplicemente non quantificabile. Ci si può spingere un po’ oltre, fino a dire che è questa la vera rivoluzione di iPad, l’aver finalmente incorporato un “silicon” che, qualsiasi sia la sua genesi, è di Cupertino. E’ un aspetto che molti hanno citato ma che purtroppo è stato letteralmente travolto dalle mille diatribe (francamente sterili, dato che finora nessuno ha provato a leggere libri su questo schermo) sulla leggibilità degli LCD retroilluminati.
La politica di Apple nel marketing dei dispositivi mobili è quella di non svelare dettagli tecnici che, per quanto possano essere compresi da chi s’intende un minimo di tecnologia, non dicono nulla all’utente medio. L’azienda di Cupertino vuole che iPhone, iPod touch e adesso iPad vengano giudicati per quello che fanno e sono, non in base a uno sterile elenco di caratteristiche tecniche. Non a caso nessuno vi saprà dire quanta RAM è ospitata all’interno di iPad finché iFixit o altri non riusciranno a smembrarne uno.
In quest’ottica il fatto che durante il keynote e nel video promozionale sia stato destinato uno spazio alla descrizione del nuovo chip significa semplicemente che Apple vuole mettere in evidenza questa novità. L’A4 tecnicamente è un SOC (System On a Chip) che integra tutti gli aspetti computazionali del dispositivo, grafica inclusa. Funziona ad una frequenza di 1GHz e consuma pochissimo. Sulla carta non ci sono in commercio chip capaci di fare altrettanto con un consumo di energia così ridotto.
La descrizione estatica di ciò che può fare questo nuovo chip nel video d’introduzione è affidata a Bob Mansfield, Vice Presidente della divisione hardware, che dice una cosa tanto semplice quanto rivelatrice del motivo per cui a Cupertino hanno voluto sviluppare il proprio chip. Apple sviluppa il proprio software, ha sviluppato una propria tecnologia per le batterie (a partire dagli ultimi laptop Unibody di seconda generazione) e ora ha a disposizione il proprio chip mobile. E’ dunque l’unica azienda che possa riunire insieme tutti questi aspetti senza appoggiarsi all’esterno guadagnando così un’incredibile vantaggio sulla concorrenza in termini di costi e superiorità tecnica.
Pare dunque di capire che la creazione dell’A4 sia stata fondamentale per l’esistenza stessa dell’iPad. Forse è stata proprio la possibilità di arrivare allo sviluppo di un custom silicon che ha convinto Steve Jobs ad andare fino in fondo con un progetto che secondo più di una fonte sarebbe in fase di sviluppo ormai da anni.
Le reazioni al lancio del nuovo iPad da parte di chi ancora non l’ha provato sono state variegate e discordanti, mentre chi ha avuto modo di metterci su le mani pare concordare sul fatto che la velocità del nuovo dispositivo sia davvero impressionante. Qualsiasi funzione sembra essere particolarmente performante sul nuovo iPad, in un modo mai visto prima.
L’impressione è che iPad possa dunque fare da apripista ad una nuova generazione di dispositivi mobili di Apple dotati di chip fatti in casa. Immaginate un iPhone 4G dotato di processore “A5” che faccia le scarpe agli attuali chip ARM. I problemi di batteria? Un ricordo del passato. Applicazioni che possono effettuare operazioni impensabili per un dispositivo del genere allo stato attuale. Insomma, l’iPad è solo il primo passo verso una crescente superiorità di Apple nel settore mobile rispetto alla concorrenza. Non ci può sbilanciare più di tanto sul fatto che il nuovo Tablet nel suo complesso possa essere un successo, ci sono molti fattori contingenti, ma di sicuro un po’ di vera rivoluzione c’è stata. E’ solo che non tutti l’hanno notata, perché è racchiusa al sicuro fra uno schermo multitouch ipersensorizzato e una scocca in alluminio con una Mela stampata sopra.
Perfettamente daccordo con te. Anche io ho notato (con molto piacere) questo ritorno alla produzione di hardware di Apple. Mi chiedo, anche se dubito, se la cosa in futuro si ripeterà anche per gli iMac e MacBook. Staremo a vedere :)
Ecco, quando S.J. diceva la scorsa settimana che aveva fatto la cosa migliore della sua vita, si riferiva all’eco sistema iTunes e di conseguenza a tutto quello che gli gira attorno. Tutto il resto del mondo stava aspettando un iTable (chiamato poi iPad) con caratteristiche hardware da star trek…
Quello non è arrivato – nonostante sia un oggetto bellissimo – ma tutto il resto del sistema si è potenzialmente concluso.
Il centro è iTunes che vende, tramite iPod,iPhone,iPad, Computer vari, musica film, trailer,software e oggi anche libri. Io penso che a questo Jobs si riferisse per la cosa migliore fatta nella sua vita… …delusi hè!?
…poi in più c’è la storia del ritorno a “cuori” costruiti in casa!!
Ottima cosa direi.
questa è solo una delle grandi novità. la potenza e l’efficacia di questo dispositivo secondo me è ancora tutta da scoprire. solo fra un annetto potremo capire la rivoluzione (se ci sarà) di questo iPad. è qualcosa di totalmente nuovo. e solo nell’uso o non uso quotidiano scopriremo l’utilità (o meno. aspetto molto personale).
intanto sono fiducioso per l’iPhone 4g, sperando che abbia lo stesso tipo di soc.
Come solito, non vengono pubblicate specifiche tecniche, in questo caso del processore, giusto per dare più voce al marketing. Ma di fatto, cavalli di razza sui processori mobili ci sono, vedi lo Snapdragon di Qualcomm, il cui ultimo modello integra un doppio core a 1.5 GHz e esattamente tutto quanto indicato nel concetto di “system on a chip” che l’articolo menziona.
Gli unici due motivi rilevanti per la produzione di un chip in casa lato Apple sono:
1. le economie di scala (motivo dell’acquisizione di PA Semi)
2. il controllo sul codice eseguito sul processore (vedi trusted computing).
Concordo pienamente con l’autore!
Vi pongo una domanda: secondo voi apple si metterà a produrre i chip per gli iMac?
Per me sì.
Forse questo iPad e il prossimo iPhone G4 faranno da tester..
È impensabile ad oggi che Apple si metta a produrre processori per i Mac. Sarebbe uno sforzo economico enorme partire da zero o acquistare aziende che sviluppano processori e arrivare ai livelli di Intel e AMD per quanto riguarda x86. A meno che non si voglia tornare ai processori RISC e riscrivere tutto MacOS X di nuovo…
Quindi per favore non diciamo cavolate riguardo al fatto che Apple produrrà processori per i Mac
Io non scarterei l’idea di un processore anche per i macintosh.
Voi che dite?
bhà…………
Io penso che effettivamente è molto improbabile che apple cambi di nuovo processore dato che oltre a riscrivere tutto mac os non avrebbe più la certezza di far girare windows nei suoi computer perdendo probabilmente una possibile fetta di mercato… questo è il mio pensiero poi nn sò mai dire mai…
beh se il chip di iphone è un ARM…anche questo lo è….visto che ci devono girare sopra le app di iphone, e un emulazione non la vedo in linea con le esigenze di risparmio energetico….poi se l’os è lo stesso..
riguardo il passaggio ad altre piattaforme non x86 per i computer non accadrà mai…gia hanno mollato la spugna con grosse problematiche (riscrittura di tutto!) ma ne hanno guadagnato clienti, non penso proprio che sia neanche nei lontani piani di Cupertino ripassare ad altro….
concordo alla grande!
Resta il fatto che lo Snapdragon da 1,5GHz “ciuccia” un sacco di watt/ora mentre, a quanto pare, questo A4 consuma veramente poco. In ogni caso sto iPad mi attira un sacco (oprattutto il prezzo XD) e non capisco quelli che dicono “ma è un iPhone gigante!”..appunto, è gigante! è l’iPod Touch dei miei sogni! sul mio 3,5″ ci sto a perde la vista ahò (soprattutto coi giochi).
@ DvDoff:
ma serio!