Stasera i risultati fiscali del Q1-2010

Oggi alle 14:00 ora di Cupertino (le 23:00 in Italia) Apple terrà la consueta conference call per l’annuncio dei risultati relativi al primo trimestre dell’anno fiscale 2010, terminato a fine dicembre (*). C’è molta curiosità da parte degli addetti e dei semplici Apple fan perché si prevede un trimestre record, spinto dalle vendite dei nuovi iMac e dei MacBook e dalle ottime performance di iPhone e soprattutto iPod touch nel periodo natalizio.

Molti analisti si sono già sperticati annunciando risultati oltre ogni aspettativa. Sopra a tutti come sempre il buon Gene Munster (Piper Jaffray) ha previsto ottime vendite per Mac (3,1 milioni di unità, secondo lui) e iPhone (9,3 milioni di unità vendute) e si è spinto oltre, pronosticando che le azioni di Apple, che nelle ultime settimane hanno vissuto un momento d’oro, potranno in futuro arrivare a valere ben 1000$ l’una. Il 2010, dice Munster, sarà l’anno del Mac ed Apple diverrà sempre di più leader nel settore mobile.

Sul breve periodo l’analista rimane comunque con i piedi per terra e si limita a rivedere in positivo il proprio prezzo obiettivo delle AAPL portandolo a 279$. Il tutto senza dimenticare che fra un paio di giorni all’equazione andrà aggiunto un nuovo elemento, la latest creation che Apple svelerà allo Yerba Buena Center for the Arts mercoledì prossimo 27 gennaio.

Anche NPD Group si sbilancia positivamente a favore di Apple e prevede, grazie ai propri dati preliminari, una crescita del 26% anno su anno nelle vendite dei Mac. Il successo dei nuovi desktop del resto è tanto grande da aver causato ad Apple non pochi problemi nel soddisfare la domanda. L’impossibilità di tenere il passo degli ordini è probabilmente uno dei motivi alla base dell’ulteriore ritardo nelle consegne degli iMac 27″, con tempi di attesa passati a 3 settimane anche in Italia.

(*) – L’anno fiscale 2010 è iniziato alla fine di settembre 2009.

3 commenti su “Stasera i risultati fiscali del Q1-2010”

  1. 1000$ mi sembra davvero esagerato almeno che non parliamo di 20-30 anni con un potere d’acquisto completamente diverso!

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