Tim Cook, COO di Apple, l’uomo che ha sostituito Steve Jobs durante i periodi di assenza per malattia del co-fondatore nel corso del 2009 e del 2004, è uno dei papabili per il posto di CEO alla General Motors. L’ipotesi è stata diffusa nei giorni scorsi da Silicon Alley Insider, cui una fonte anonima avrebbe fatto sapere che Cook è il candidato migliore suggerito a General Motors dalla firm Spencer Stuart, specializzata nella “ricerca del personale” di alto livello.
L’attuale CEO ad interim di GM, Edward Whitacre, vorrebbe alla guida di GM un executive che abbia maturato esperienza in un’azienda al top per innovazione e soddisfazione dei clienti. Chi meglio di Cook potrebbe rispondere a questi requisiti? La possibilità che Cook accetti una simile offerta di lavoro, però, è decisamente bassa.
Il COO di Apple è il braccio destro di Steve Jobs e ne condivide in gran parte il potere decisionale. E’ Cook che si occupa delle cosiddette “day to day operations” ovvero assicura che “l’operatività” di Apple a livello mondiale sia sempre eccellente. In più Tim è il candidato ideale per la poltrona di CEO quando Steve Jobs deciderà di lasciare. Non è così azzardato pensare che già nel corso di quest’anno, una volta consegnato al mondo il grande progetto chiamato “Tablet“, Steve possa decidere di diventare Chairman of the Board con l’avallo dei consiglieri, vale a dire il “presidente” del Consiglio di Amministrazione di Apple, per rimanere legato a doppio filo all’azienda pur liberando il posto di CEO per Tim Cook.
La storia di successo del COO di Apple, poi, è pressoché parallela a quella dell’azienda. Cook è una delle colonne su cui Steve Jobs ha rifondato la Apple del nuovo millennio e per quanto sia una persona schiva e riservata, Tim ha contribuito alla “ricostruzione” dell’azienda con idee vincenti. Tanto per dirne una, è lui che ha imposto la rivoluzione della fase di produzione e spedizione dei prodotti. Prima della seconda era Jobs i magazzini di Apple sparsi in tutto il mondo erano zeppi di materiale invenduto e il meccanismo degli ordini non funzionava a dovere. Cook ha rivoluzionato il sistema, sincronizzando produzione e spedizioni imponendo tempi di transito dei prodotti inferiori ai due giorni.
A tutto questo si aggiunga che Cook ha incassato la “modica” cifra di 12 milioni di dollari come “stipendio” per il 2009. Il fattore economico è forse l’ultima delle preoccupazioni per il COO di Apple, noto anche per la semplicità della vita che conduce e la totale dedizione al suo lavoro interno ad Apple. Insomma, tutto fa pensare che nel caso GM decida di proporre a Cook un post di alto livello, la risposta possa essere “no”.
avallare è con una V ;-)
Oooops, correggo subito grazie. Purtroppo in questi casi il correttore non è molto d’aiuto, perché avvallo non viene segnalata in quanto esiste come voce del verbo avvallare…
Beh, con i nuovi iMac non è che Cook abbia fatto un gran lavoro a livello di rifornimenti.. Io sto cambiando il mio primo 27″ i7 e al telefono l’operatore non mi ha saputo dare una tempistica di arrivo, consigliandomi quindi di procrastinare la riconscegna al corriere del modello difettato..
Capisco che non si aspettavano questi problemi (anche se a quei livelli problemi dovresti sempre metterne in conto), ma a livello di consegne sono proprio andati in tilt..
@ Camillo Miller:
ti pare ;)
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@ RED:
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