Continuano i rumors sul Tablet di Apple e le indagini sui possibili trademark collegati al prodotto e già registrati dall’azienda di Cupertino. Dopo iSlate, termine intestato ad una probabile società satellite di Apple con sede nel Delaware, Arnold Kim di MacRumors ha scovato un altro trademark che potrebbe avere a che fare con il nuovo dispositivo. Si tratta di iGuide, un termine registrato presso l’U.S. Patent and Trademark Office nel 2007 ad opera di iGuide Media LLC, un’altra società con sede nel Delaware. La firmataria della richiesta di concessione dei diritti sul nome è la solita Regina Porter, responsabile dell’ufficio trademark di Cupertino, il cui nome compare anche nel trademark sul termine iSlate.
Una volta stabilito che Apple ha messo in cassaforte anche questo nome, non resta che fare qualche ipotesi su quale tipo di prodotto potrebbe essere indicato da questo termine. La descrizione delle aree di applicazione allegata alla richiesta di trademark è meno vasta di quella per il nome iSlate, che copriva tutte le categorie in cui opera o potrebbe operare Apple, e suggerisce che iGuide potrebbe essere adatto come nome di un software:
Hardware o software per accedere, sfogliare, cercare, registrare, organizzare, archiviare, trasmettere, ricevere, manipolare, inviare in streaming, duplicare, riprodurre audio, video, giochi, musica, televisione, film, fotografie ed altri contenuti multimediali.
E non è finita, perché la richiesta di trademark menziona anche i contenuti che sarebbe possibile scaricare con l’iGuide:
Pubblicazioni elettroniche scaricabili sotto forma di libri, riviste, newsletter, giornali e blog nei campi dell’intrattenimento, dello sport, della scienza, della storia, della cultura, delle celebrità, delle notizie, dell’attualità, della politica, della tecnologia e dell’educazione.
Alla luce di queste descrizioni si può ipotizzare che iGuide sia il nome di un software o di un servizio che verrà lanciato contestualmente al nuovo tablet. Immaginate iGuide come una sorta di App Store per l’editoria elettronica che invece di scaricare applicazioni permetta di effettuare il download gratuito o a pagamento di una miriade di contenuti editoriali, il tutto attraverso una nuova estensione della familiare struttura di iTunes che verrà integrata in iTunes X.
E’ pure vero, e lo dico per fare da contraltare a queste ipotesi ottimistiche, che Apple potrebbe semplicemente aver registrato in passato dei trademark per ogni sorta di termine con una “i” davanti, al fine di tutelare qualsiasi possibile sviluppo futuro. Sta di fatto, tuttavia, che per quanto non vi siano problemi dal punto di vista economico se a Cupertino hanno deciso di registrare i trademark attraverso la iSlate Computing e la iGuide Media LLC lo hanno fatto per un motivo ben preciso. L’imprevedibilità di Apple lascia campo aperto ad ogni possibilità, ma a questo punto pare molto improbabile che iSlate e iGuide non indichino qualcosa che sta realmente bollendo in pentola.
iGuide? No no, non ci siamo proprio!