La Apple nel 1997 secondo la Apple del 1987

Il video che vedete in apertura fu realizzato da Apple nel 1987 ed è un tentativo particolarmente ottimistico (e particolarmente sfortunato) di immaginare il grande successo che Apple avrebbe ottenuto nel giro di dieci anni. Nel 1997, si pensava, i computer Apple sarebbero stati praticamente ovunque, i componenti sarebbero stati modulari e facilmente sostituibili e, inspiegabilmente, il look del Macintosh classic non sarebbe cambiato di una virgola, come se davvero si ritenesse che quello scatolotto fosse il non plus ultra del design e non lo si potesse migliorare ulteriormente.

Il video voleva essere autoironico e spiritoso (non in tutte le sue parti riesce nell’intento) ed è testimone di una Apple che non esiste più da un pezzo. John Sculley, l’allora CEO dell’azienda, non poteva certo immaginare che il destino che attendeva Apple negli anni ’90 sarebbe stato tutt’altro che roseo.

Nel 1987 Microsoft era ancora ferma a Windows 2.0 e a Cupertino nessuno avrebbe mai scommesso un cent sul fatto che di lì a pochi anni l’azienda di Bill Gates si sarebbe affermata sul mercato con una dominazione incontrastata.

Il video, intriso di estetica anni ’80 anche nel tentativo di rappresentare la seconda metà degli anni novanta, contiene alcuni spunti divertenti un po’ naïf. Non ultimo il prototipo chiamato Vista Mac (quel nome non prometteva nulla di buono) ovvero degli improbabili occhiali Macintosh in grado di leggere floppy disk delle dimensioni di un francobollo.

Da non perdere gli spezzoni di intervista ad un magrissimo Steve Wozniak (che di lì a poco avrebbe abbandonato la “nave” come già aveva fatto suo amico Steve Jobs) che descrive alcune delle grandi innovazioni raggiunte da Apple nel corso del decennio 1987/1997.

Il finale, in cui tutti parlano di come Apple sia cresciuta esponenzialmente in valore e capitalizzazione fra il 1987 e il 1997, è forse lo spezzone più triste. John Sculley chiude il video rinnovando il credo nella “visione” di Apple, l’azienda che lui stesso contribuirà a trascinare sull’orlo del collasso da lì a pochi anni. La sua indole da venditore di bibite gassate (Sculley era CEO di Pepsi prima di passare ad Apple) vinse su quella visione originale. La storia andò diversamente, come sappiamo, ma il 1997 fu comunque un anno positivo per l’azienda. Steve Jobs tornò al timone dopo con le idee chiare e inaugurò per davvero il decennio del successo planetario di Apple.

5 commenti su “La Apple nel 1997 secondo la Apple del 1987”

  1. fantastico =)
    molto belle le idee della modularità, del mac accanto ai telefoni -tipo barebone alle stazioni- e dell’uso di “internet” che guarda caso sarebbe stato sviluppato su di un neXt…e nel video viene mostrato un nome…Macintosh X
    XD

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  2. Il video è molto pacchiano: lo spirito e la visione di SJ sono esattamente il contrario di questo video. È inutile essere ovunque se non sai offrire che problemi. Certo eravamo ancora in un periodo pre win 3.0 ma il voler essere ovunque e dappertutto dava comunque un senso di megalomania che onestamente SJ non trasmette per fortuna. Di SJ tutto si può dire: esigente, severo, ambizioso, visionario. Ma megalomane no. Ed è per questo che non credo SJ avrebbe mai approvato un video del genere :)

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  3. ahahahah VISTA MAC!!! solo il nome è una barzelletta… cmq quei mini floppy sembrano proprio delle schede SD.. poi beh.. macintosh X è davvero una premonizione

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