La Tasmania è uno Stato australiano costituito dall’isola che prende lo stesso nome e che molti ricorderanno per Taz, l’esagitato personaggio del cartone della Warner Bros (Sasa basula baba!). Ora finalmente c’è un altro motivo per ricordarsi che al mondo esiste anche questo (bellissimo) posto. La polizia stradale dello stato australiano, al fine di migliorare la rapidità dei controlli, ha attivato un nuovo servizio che permette di identificare le automobili direttamente dalle pattuglie.
La notizia sarebbe di ben scarso interesse se non fosse che assieme a questo sistema da poco introdotto la polizia stradale tasmana ha a disposizione anche una specifica applicazione per iPhone sviluppata ad hoc che permette di fare controlli immediati a partire dalla targa dei veicoli.
L’applicazione è utilizzata principalmente dagli agenti che svolgono il proprio pattugliamento in motocicletta ma è a disposizione di tutti i poliziotti dotati di iPhone e permette di effettuare identificazioni e controlli di targhe anche ai poliziotti “automuniti” attraverso la rete 3G quando non fosse possibile accedere al sistema montato sulle automobili.
Sebbene sistemi di questo genere che si collegano via etere ad un database centrale siano ormai una tecnologia comune, è la prima volta che sentiamo parlare di un sistema che integra l’utilizzo di un applicazione per il melafonino. Finora i poliziotti tasmani per identificare un veicolo erano costretti a contattare via radio la centrale per richiedere all’operatore un controllo diretto del numero di targa del veicolo.
A quanto ne sappiamo, dunque, la stradale tasmana è il primo corpo di polizia al mondo che usa iPhone come strumento per fare le multe con maggior efficacia. Sempre meglio che trasformare iPhone e iPod touch in strumenti strategici di guerra come promette di fare l’app sviluppata dall’americana Raytheon.
[ via | TheMercury ]
Mah… notizia veramente di scarsissimo interesse. Ne valeva la pena fare un articolo? Capisco se la cosa avesse riguardato la Polizia di una grande città, Los ANgeles, ma della Tasmania…
Quoto “piumino”, non capisco perchè vi ostinate a pubblicare notizie come queste.
Io invece non ho capito se gli iphone vengono forniti ai poliziotti o se è utilizzabile solamente da chi ce l’ha di suo (imho in questo caso una cavolata)
Seconda cosa – secondo me strana – non riesco a vedere l’utilità di utilizzare l’iphone + questa app al posto del sistema installato a bordo delle vetture. Perché dovrebbero avere due sistemi che fanno la stessa cosa (computer di bordo e iphone) quando ne basta uno (computer di bordo?)
Terzo punto. Non per fare i conti in tasca alla polizia della Tasmania, ma nel caso che l’iphone lo fornisce la polizia ai dipendenti, non converrebbe utilizzare un terminale meno costoso, che fa quello che serve a un poliziotto e basta?