AT&T dice la sua sull’Operazione Chokehold di Fake Steve Jobs

Ieri vi parlavamo di una curiosa iniziativa nota come Operazione Chokehold (strangolamento), messa in piedi un po’ per satira e un po’ per gioco da Dan Lyons, giornalista di Newsweek meglio noto come Fake Steve Jobs, ed intesa come protesta per il pessimo servizio che AT&T offre agli utenti iPhone negli USA. Fake Steve ha pubblicato sul suo blog un finto memorandum interno ad Apple che faceva riferimento a questa sedicente operazione di boicottaggio che consisterebbe nell’invitare il maggior numero di utenti iPhone ad attivare la propria connessione dati venerdì a mezzogiorno per un’ora consecutiva.

Un portavoce di AT&T, interrogato da Cult of Mac, ha fatto sapere che il carrier è a conoscenza della natura satirica dell’idea di Lyons ma ha precisato anche che l’istigazione di una protesta di questo genere è un atto irresponsabile.

Non c’è nulla di divertente nel chiedere che i clienti provino a disturbare deliberatamente il servizio di un network che garantisce servizi di comunicazione di importanza critica per 80 milioni di utenti.” Ha detto il portavoce di AT&T “Siamo sicuri che la maggior parte degli utenti valuterà quest’azione per ciò che è: una messinscena irresponsabile e senza senso finalizzata ad attirare l’attenzione su un blog.

L’ultima affermazione è abbastanza condivisibile. Molte pubblicazioni del Mac web non si fanno remore a definire Lyons una attention whore (lascio a voi la traduzione letterale), ovvero un personaggio che ama non poco attirare l’attenzione anche con mezzi poco nobili, quali lo scontro diretto con altri grandi nomi della blogosfera Mac o con articoli dal tono volutamente critico, con titoli contenuti spesso parecchio controversi.

Ciò nonostante è curioso che il primo pensiero di AT&T vada ad una possibile riuscita di questa operazione. E’ davvero così messo male il network 3G del carrier da non riuscire a reggere un picco di traffico di un’ora, per altro probabilmente generato in aree geografiche diverse e distanti?

L’iniziativa è molto discussa sui canali di social networking dove in molti si dicono contrari sostenendo che un down del servizio potrebbe causare l’impossibilità di effettuare chiamate d’emergenza. Una tesi sposata anche dal portavoce di AT&T nonostante non sia chiaro perché un malfunzionamento del servizio dati 3G dovrebbe implicare l’impossibilità di effettuare chiamate vocali.

4 commenti su “AT&T dice la sua sull’Operazione Chokehold di Fake Steve Jobs”

  1. questo sito internet ultimamente fa veramente schifo: non tanto per il cosa (che non mi riesce più di leggere), quanto per il come: tutte le volte che vi accedo o che clicco su un link interno al sito stesso mi si impalla Safari per qualche secondo, poi puntualmente dopo svariati secondi mi compare l’avviso (sempre di Safari):

    Safari non risponde a causa di uno script della pagina web “AT&T dice la sua sull’Operazione Chokehold di Fake Steve Jobs – TheAppleLounge” (http://www.theapplelounge.com/telefonia-mobile/att-dice-la-sua-sulloperazione-chokehold-di-fake-steve-jobs/#more-33722). Desideri interrompere lo script o lasciarlo continuare?

    mi piacerebbe fosse “più leggero” tutto qua…
    :))

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  2. Io con Safari 4.0.4 su (Snow Leopard 10.6.2 iMac 21.5″) non ho nessun problema….prova a ripristinare Safari e vedi se lo fa ancora…

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