Il “pre-snoop” costa 21,7 milioni di dollari ad Apple

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Un duro colpo per Apple arriva dalla Corte Distrettuale del Texas che l’ha giudicata colpevole di aver infranto un brevetto posseduto da OPTi Inc.

Il verdetto finale è stato emanato dalla corte per la causa in corso tra OPTi Inc. e Apple Inc. La disputa è focalizzata sull’utilizzo di una tecnologia brevettata di “pre-snoop” ed è apparentemente legata al brevetto statunitense N° 6,405,291, intitolato “Predictive Snooping of Cache Memory for Master-Initiated Accesses”.

La causa è iniziata nel gennaio del 2007, dopo l’annuncio di OPTi Inc. di aver denunciato Apple per aver violato un brevetto correttamente registrato per la tecnologia di “pre-snoop”.

Apple è stata accusata di aver infranto i punti 73, 74 ed 88 del suddetto brevetto; ad OPTi è stato riconosciuto un danno stimato intorno ai 19 milioni di dollari che Apple dovrà risarcire. La corte ha, inoltre, deciso che Apple dovrà pagare ulteriori 2,7 milioni di dollari a causa degli interessi, per un totale di 21,7 milioni di dollari.

Non solo brutte notizie per Apple: la corte ha ritenuto che da parte di Cupertino non ci fosse la volontà di violare il brevetto e quindi ha rifiutato la richiesta per il rimborso delle spese legali sostenute per la durata della causa.

Anche ad Apple ogni tanto capita di essere giudicata colpevole e di doverne pagare le conseguenze. La legge è uguale per tutti.

Tuttavia va precisato che l’azienda che sporse denuncia la OPTi, ha dismesso ogni attività nel 2003 per concentrarsi unicamente sulle cause legali sul proprio brevetto. Non è un caos che il procedimento sia stato avviato presso il tribunale dell’East Texas, in quanto le leggi dello Stato in casi come questi sono di gran lunga favorevoli per il denunciante.

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