Secondo i dati forniti da AdMob (link al file PDF), iPhone e iPod touch nel mese di ottobre hanno generato circa il 50% del traffico internet tra gli smartphone. Un dato impressionante, un dato che non può (e forse nemmeno “deve”) passare inosservato: si è realizzato dunque il sogno di Apple, ovvero quello di mettere tra le mani dei propri utenti un device portatile che sia realmente “internet friendly“.
Relativamente agli Stati Uniti, la percentuale di traffico internet generata da iPhone e iPod touch è ancora maggiore: il 55% del traffico internet generato tra gli smartphones. iPhone OS riesce così a battere in maniera schiacciante tutti i più agguerriti competitor come i devices con sistema operativo Android e tutta la gamma dei BlackBerry. Nokia, invece, tiene salda la propria quota nei mercati asiatici Nokia ottenendo uno straordinario 90%.
Analizzando bene le statistiche, però, ci si accorge che non si tratta solo di “puro traffico internet” ottenuto tramite la navigazione attraverso i siti web.
Bisogna innanzitutto premettere che dati forniti da AdMob non sono assoluti e non sono frutto di una speciale ricerca di mercato: AdMob offre pubblicità a più di 15000 siti ottimizzati per il browsing mobile e nelle applicazioni. È proprio analizzando il traffico giornaliero nei siti in cui compaiono gli annunci che AdMob è in grado di fornire tali dati: si ottiene così uno spaccato della realtà che, in media, non può essere molto diverso dal dato reale.
L’arrivo di AdMob nei diversi application store e la sua mancanza, ad esempio, nelle maggiori App dell’Ovi Store di Nokia potrebbe però invalidare i risultati del rapporto. Infatti, la capillare distribuzione di applicazioni gratuite contenenti i banner di AdMob disturba, almeno formalmente, il risultato. Si tratta sempre di traffico internet ma il dato globale non viene generato attraverso il browsing e alcuni devices ne sono potenzialmente esclusi (esempio di Nokia appena citato).
Probabilmente, in un futuro nemmeno tanto remoto, AdMob potrebbe classificare la tipologia di banner e dunque evitare di mettere tutto in un unico calderone. Sarà dunque possibile capire quale smartphone genera più traffico internet attraverso il browsing dei siti e quale, invece, genera più traffico internet attraverso le applicazioni. Il vincitore sarà sempre il solito iPhone?