P2P e Mac. Parte Prima: Uno sguardo generale al mondo del p2p

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Spenga il Mac chi di voi non ha mai scaricato un mp3 senza pagare: crediamo che davvero poche persone non potranno continuare a leggere l’articolo causa spegnimento del terminale. Il mondo del p2p è enorme e si può trovare di tutto: dai film alle canzoni, dai giochi per PC ai programmi per Mac. Con oggi inauguriamo una serie di articoli con lo scopo di far luce sul mondo di p2p e mac. La puntata odierna, essendo la prima, vuol dare uno sguardo generale sul p2p e capire come vengono resi disponibili certi file: anche i più esperti son sicuro che scopriranno un mondo nuovo. Leggere per credere.

Come precedentemente scritto, il mondo p2p è vastissimo e dunque va fatta subito una precisazione: i file che trovate sono prodotti o in modo professionale o in modo amatoriale. Cerchiamo di capire meglio. Per amatoriale intendiamo che, ad esempio, se si acquista un cd musicale e lo si vuole condividere col mondo, lo si copia interamente sul proprio computer e lo si condivide poi col programma p2p preferito. Al contrario per professionale intendiamo la stessa procedura, con precisi canoni di digitalizzazione, fatta per il preciso scopo di condivisione all’interno di una comunità, in genere chiusa, da cui il file non dovrebbe uscire verso altre realtà, ma vedremo che così non succede. Dunque quando scaricate col vostro programma p2p preferito avrete file di qualità differenti proprio per questo meccanismo: un file amatoriale è in genere qualitativamente minore rispetto a uno professionale prodotto, come detto, con precisi canoni.

Per capire queste realtà bisogna fare un passo indietro alla realtà italiana pre-adsl: con il mitico modem 56k, che ricordo per i più giovani permetteva in condizioni ideali di scaricare a ben 4kb/sec, il mondo p2p era legato ai soli mp3 e a qualche piccolo programma. Con l’introduzione della rete adsl e soprattutto di altre connessioni molto veloci, vedi la fibra ottica, la situazione si è capovolta e dai soli file mp3 si è passati a a trovare qualche film, di pessima qualità, e programmi per pc in genere in inglese (in quanto in america le connessioni veloci avevano permesso precedentemente il cambio di prospettive). È negli ultimi sei-otto anni che il mondo p2p è diventato quello attuale con la disponibilità di tutto quello che può essere digitalizzato: dall’ultimo film presente al cinema alla Gazzetta dello Sport in pdf la mattina stessa. Si trova tutto: basta sapere cosa e dove cercare. I programmi per il p2p più conosciuti sono Emule (oppure Amule che è la variante per Mac), programmi di scambio tramite server privati come il vecchio winmx, il sistema dei torrent e il classico e intramontabile IRC. In tutti questi applicativi vale ancora la distinzione tra file prodotti amatorialmente e file prodotti professionalmente.

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Col il passare del tempo, nei programmi che permettono la creazione di comunità private, si è creata una sorta di comunità élite che hanno la disponibilità delle novità prima di chiunque altro sistema e delle volte producono esse stesse i file. Queste comunità, ancora in ambito p2p, hanno generalmente un numero di utenti davvero chiuso e si può accedere solo a determinate condizioni e a patto che qualcuno garantisca per noi: se vi sembrano già cose assurde, non immaginate cosa scoprirete nelle prossime puntate. Le comunità in questione in genere sono dislocate in server IRC famosi con canali accessibili tramite meccanismo dell’invito e con le conversazioni criptate con chiave  crittografica. Per tutti noi comuni mortali sono disponibili programmi aperti a tutti dove i file disponibili alle volte non corrispondono al titolo: stiamo parlando di emule e delle sue varianti. Un altro interessante meccanismo di p2p è quello dei torrent: tramite una piccola immagine di un file è possibile ricevere il file completo senza fare assolutamente nulla, se non un click. Tutto questo lo approfondiremo in specifici articoli.

Per avere a disposizione di click un file è ovvio che questo file venga prodotto materialmente da qualcuno: nell’esempio di un film deve esserci fisicamente la persona che, con strumenti vari, va al cinema e porta a casa il film da digitalizzare meglio e distribuire. Ma queste dinamiche le vedremo nella seguente puntata puntata di domenica prossima.

Resta inteso che tutto questo non è e non sarà un incitamento alla pirateria informatica in nessuna delle sue forme. Riteniamo però corretto, a scopo meramente informativo, rendere partecipi i nostri lettori a un mondo tanto particolare quanto illegale come quello del p2p nelle sue varie espressioni.

7 commenti su “P2P e Mac. Parte Prima: Uno sguardo generale al mondo del p2p”

  1. Non ce la fate a postare la seconda parte prima di domenica prossima?
    Scherzo dai, cmq utilissimo post,seguirò con molto piacere il rituale domenicale dell’Apple Lounge ;-)

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  2. qualcuno riesce a fromirmi il seriale di ilisten??! lho appena scaricato con azuerus ma nn c’è il key!!!!!! :(((((

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  3. @eRRICo e Ema: grazie e cercherò di illustrare questo strano mondo. Credemi Ema, è davvero peggio di una loggia massonica, anche se non sono i soldi la merce di scambio ma file news in anteprima. È tutto molto affascinante, peccato sia terribilmente illegale!
    @lucas: mi dispiace ma questo non è il luogo per tali richieste!

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  4. …io.
    Per principio non ho mai scaricato mp3 illegalmente sul mac, ma mi scoccia non sapere nulla del p2p… posso continuare a leggere lo stesso?

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