Che i legali di Apple abbiano un bel po’ da fare non è certo un mistero. L’ultima causa contro l’azienda di Jobs parte dall’ipotesi di una violazione di brevetto di cui Apple si sarebbe resa colpevole.
A farle compagnia, in questo caso, ci sono addirittura altre 22 grandi imprese (tra cui Adobe, Amazon, Argosy Publishing, Blockbuster, CDW Corporation, Citigroup, Ebay, Frito-Lay, GoDaddy, Google, J.C. Penney, JP Morgan Chase & Co., New Frontier Media, Office Depot, Perot Systems Corp., Playboy, Rent-A-Center, Staples, Sun Microsystems, Texas Instruments, Yahoo e YouTube), tutte accusate di aver violato un brevetto di proprietà della società Eolas riguardante l’integrazione di contenuti web interattivi nei siti delle aziende (e non solo).
Eolas ha depositato due brevetti, in tempi diversi, (esattamente i numeri 5.838.906 e 7.599.985) che riguardano l’implementazione di contenuti interattivi nei siti web, come ad esempio i video (anche attraverso l’utilizzo di plugin e AJAX, stando al brevetto più recente). Apple & company sono accusate di aver violato il brevetto nel momento in cui hanno inseriti nei rispettivi siti web contenuti interattivi, e hanno realizzato software come QuickTime e Safari per la riproduzione degli stessi.
Michael D. Doyle, presidente di Eolas, ha dichiarato:
“We developed these technologies over 15 years ago and demonstrated them widely, years before the marketplace had heard of interactive applications embedded in Web pages […]. Profiting from someone else’s innovation without payment is fundamentally unfair. All we want is what’s fair.”
(“Abbiamo sviluppato queste tecnologie più di 15 anni fa e le abbiamo mostrate al pubblico, anni prima che il mercato sentisse parlare di applicazioni interattive incorporate nelle pagine Web […]. Approfittare dell’innovazione di qualcun altro senza un corrispettivo è assolutamente ingiusto. Ciò che vogliamo è ciò che è giusto”, ndA)
Eolas aveva già vinto una causa contro Microsoft nel 2004 relativamente alla violazione di uno dei brevetti in questione, di cui, tra l’altro, era stata riconosciuta la validità con tre procedimenti separati dall’Ufficio Brevetti Americano. In quell’occasione, inoltre, Eolas si era aggiudicata un risarcimento di più di 500 milioni di dollari: e pensare che c’è gente che si accontenterebbe anche volentieri di una sommetta del genere.
[Via|AppleInsider]
Sostanzialmente questa Eolas avrebbe inventato per così dire il web2.0: ma si sono svegliati solo adesso?!? Se solo con Microsoft hanno recuperato 500 mln, con questa maxi operazione nei confronti di 20 colossi cosa sperano di raccimolare?!? Qualche miliardo?!? Mi domando se a questo punto tutte queste aziende siano state così stupide ad aver compiuto una violazione sui diritti della Eolas!
sinceramente non ho ben compreso di che si tratta…
a livello di codice, l’embed di filmati o di quant’altro sarebbe da ritenersi legale solo dopo aver pagato una somma a qualcuno che l’ha inventato?
O.o davvero, non ho capito di che si tratta!