iPhone e applicazioni: gratis con pubblicità è meglio?

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C’è un interrogativo riguardo ad App Store a cui spesso torno col pensiero, ovvero il difficile rapporto presente tra una applicazione e il suo costo. Talvolta appare ingiustificato (qualcuno prova, credo con scarsi risultati, a far pagare materiale che è normalmente disponibile gratuitamente) mentre in altri casi mi verrebbe da “lasciare la mancia” per un gioco da 0,79 euro che mi ha soddisfatto pienamente.

Inoltre, la grande distinzione presente in App Store è tra gli applicativi a pagamento e tra quelli gratuiti. Tra questi ultimi si distinguono quelli che, pur offrendo gratuitamente il proprio contenuto, presentano dei piccoli banner pubblicitari: un modo per rientrare delle spese sostenute per la programmazione.

E se tutte le applicazioni per iPhone diventassero gratuite grazie ad un sistema pubblicitario decisamente più marcato?

Di questo argomento ne hanno discusso i ragazzi di SmartPhone Expert durante il classico appuntamento via podcast. Offrire contenuti gratuiti in cambio di pubblicità è quanto offre già da anni la TV commerciale: una pratica a cui si deve sottostare per poter gustare gratuitamente film, serieTV e tutto quello che la programmazione televisiva offre.

Mi immagino quindi un gioco automobilistico che si apre con uno spot della nuova “500 della FIAT” e dopo ogni percorso concluso ecco apparirne un altro della Mercedes piuttosto che uno della Toyota. Tutti video che, ovviamente, non si possono saltare e l’utente, se vuole giocare, presto conoscerà tutte le caratteristiche dell’intero panorama automobilistico mondiale.

Certo, forse questa è una visione decisamente esagerata ma non priva di fondamento: conosciamo benissimo la degenerazione degli spot televisivi che, sempre più spesso, sembrano interminabili. Tornando al paragone con la TV, non si potrà “cambiare canale” obbligando di fatto l’utente alla fruizione completa del messaggio.

Uno scenario che potrebbe avere sviluppi positivi per tutti noi se gestito correttamente: noi utenti potremo dunque fruire di contenuti di qualità senza pagare e al tempo stesso gli sviluppatori avrebbero la liquidità necessaria per fare investimenti. Personalmente ritengo tutto ciò un qualcosa di positivo anche se, tornando al paragone con la TV, il dilagare di abbonamenti ai canali a pagamento è un segnale da non sottovalutare.

6 commenti su “iPhone e applicazioni: gratis con pubblicità è meglio?”

  1. secondo me i banner di ora e i giochi da 79 cent sono perfetti. poi ci sono quelli che meritano a 4 euro. sono tutte cifre abordabilissime, non vedo il motivo di calcare più su una pubblicità invasiva(che non è come quella attuale) per non pagare 79 centesimi!

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  2. Ciao,
    personalmente, parlo da sviluppatore, non sono molto a favore dell’introduzione della pubblicità all’interno delle applicazioni.
    Prendendo un esempio di un “concorrente” (?) le applicazioni attualmente disponibili sullo zune hd (9) sono tutte piene di pubblicità, sotto forma di filmati o altro, che allungano il tempo di lancio di un bel pò.
    Un gioco per cellulare (come anche un’applicazione) deve tenere conto dell’apparato su cui gira. Chi usa quesi programmi vuole qualcosa di immediato (perchè magari è in metropolitana e tra cinque fermate deve scendere) e se deve aspattare 20 secondi solo per iniziare allora finisce con l’abbandonare l’applicazione stessa.
    La pubblicità, se proprio la si vuole tenere da conto, dev’essere presente ma non invadente. In questo caso non si penalizza l’esperienza dell’applicazione che verrà (se fatta bene) sicuramente ripresa in seguito.

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  3. Preferisco pagare e non avere la pubblicità.

    No dico: avete visto lo zune? Quella si che è degenerazione degli Ads nelle aplicazioni (ben 9 sullo zuunnnnn lol)

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  4. Il fatto è che rientrare nei costi di sviluppo con i banner attuali è una chimera: ci riescono a malapena i giochi che sono nella top10 delle app gratuite!

    Ci sono app gratuite scaricate decine di migliaia di volte che non raccolgono più di 1-2$ di pubblicità al giorno da servizi come admob: è un modello non sostenibile. Senza contare i costi per l’utente, visto che i banner vengono scaricati dal web e alla lunga chi non ha una flat finisce per pagare l’app molto più che se l’avesse pagata, anche fossero 5€!

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  5. prendo applicazioni gratuite con banner pubblicitari solo se non esiste esiste la versione a pagamento e, in ogni caso, dopo averci pensato molto, molto attentamente.
    poi, ogni volta che le uso… “mi girano” comunque :-/

    ma dai… con questi prezzi? :-0

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