Un famoso proverbio dice che “tra i due litiganti il terzo gode”: nulla può essere più azzeccato per rappresentare la rivoluzione che sta avvenendo nel mondo dell’home entertainement. Infatti il disco Blu-ray ha vinto la sfida con il disco HD-DVD ma il vero vincitore è alle porte: il formato digitale in HD scaricabile dalla rete, almeno a quanto sostiene news.com
Nei giorni scorsi avevamo già trattato l’argomento del download digitale da iTunes come favorito sulla corsa del futuro standard dell’home entertainement. Con la caduta del formato HD-DVD, il disco Blue-Ray ha assunto il ruolo di standard per i film in alta definizione: ma il suo regno avrà vita molto breve.
Il formato Blu-Ray non avrà la stessa fortuna e non vivrà così a lungo come successe al formato DVD quando sorpassò il VHS. Ma questa volta la lotta non si combatterà sul piano “fisico” e “dimensionale” del formato. Invece che acquistare i proprio film su supporti fisici, come il DVD dagli scaffali di un grande magazzino qualsiasi, tutti noi acquisteremo i film di nostro gradimento direttamente dal divano e li potremo visionare immediatamente.
Apple, come spesso è successo, ha spiazzato tutti con l’avvento di Apple Tv take2. L’azienda di Cupertino è riuscita a far capire alle grandi major cinematografiche che questa è la via da percorrere e pare che ci sia un fermento tale verso questa nuova soluzione da spingere altre grosse multinazionali a concentrare gli sforzi per emulare quanto fatto da Apple. Il fatto di “sbarazzarsi” di un computer e di rendere l’apparecchio Apple Tv indipendente, ha fatto alzare il gradimento e le attese riguardo alle pontenzialità di Apple Tv.
Il solo grande inconveniente alla distribuzione mondiale di tale formato digitale e “etereo” è che la stragrande maggioranza delle connessioni internet sono inadeguate a ricevere file così grossi in tempo accettabile. Negli Stati Uniti il problema si pone anche se la velocità di connessione media è generalmente più elevata della media nostrana.
E’ stato calcolato che uno show televisivo di un’ora e mezza in HD può avere una dimensione minima di 5 GB e una connessione media alla velocità di 5 mega\secondo costanti non permette di vedere in diretta quello che si scarica. In Italia le connessioni, tranne quelle in fibra ottica, sono molto “ballerine” e, quando il servizio sarà disponibile da noi, crediamo purtroppo che andremo incontro a qualche fastidioso disagio.
Sicuramente a qualcuno mancherà la possibilità di toccare con mano i propri acquisti, ma le vendite di musica on-line stanno dimostrando che il consumatore medio si sta adeguando ad un mondo in cui il valore di un oggetto acquistato non è nell’oggetto in sé ma nell’informazione digitale che contiene; altri esempi sono le “gift-card” oppure i biglietti aerei, i quali, notizia di questi giorni, cesseranno a breve di avere forma cartacea.
Apple, ancora una volta dopo la vendita di musica on-line in grande stile, si è dimostrata pioniera nel campo dell’ home entertainment: ora la metaforica “palla” passa a noi consumatori ma l’impressione è che anche questa volta siamo testimoni di una svolta epocale se le varie infrastrutture necessarie ci permetteranno di goderne pienamente.
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Sono convinto che lo scenario descritto sia plausibile, ma piuttosto lontano dal realizzarsi: l’opposizione delle major cinematografiche alla distribuzione dei contenuti video localizzati nei vari stati europei frenerà la diffusione del contenuto HD “scaricato” nel vecchio continente, a favore del bluray.
Ritengo che, in realtà, le connessioni Internet più moderne (anche in Italia) siano perfettamente in grado di sostenere uno streaming accettabile per una riproduzione real-time dei contnuti HD (personalmente posseggo una fibra fastweb e una “low-cost” NGI ed entrambe sono in grado di mantenere un bitrate costante davvero notevole), ma che AppleTV sia una piattaforma eccessivamente limitata e “chiusa” perché possa “guidare” una rivoluzione così importante.
Il trend che Apple vorrebbe affermare é decisamente chiaro (l’assenza di un lettore ottico su MacBook Air e, chissà, forse anche su futuri MacBook Pro), ma probabilmente non sufficiente per guidare un mercato così affermato, forte e ampio.
L’unica chance é che siano gli utenti finali e decidere di non voler migrare a Bluray, per via degli elevati costi dell’hardware di playback, e di voler optare, diversamente, per contenuti più “eterei”, riproducibili su differenti device.
Per la musica tanto quanto, anche se io spesso compro ancora il cd. Mi piace avere qualcosa di fisico da vedere anche a computer spento, ma per il video secondo me vincera’ sempre il supporto fisico o per lo meno non sparira’ mai.
Magari fa qualche anno si potra’ scaricare un film hd in 10 minuti e ok, ma sicuramente avranno inventato qualcosa di piu’ definito e quindi saremo al punto di oggi. Gia’ dopo l’hd ci sono i formati a 4k e ultra-hd, magari dopo quelli arriveranno film olografici in 3d, e poi chissa’ che altro….