L’iMac supera il battesimo del fuoco

 

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Non c’è nulla di metaforico nel titolo di questo post. L’ iMac G5 che vedete nella foto è stato recuperato fra i resti dell’incendio che ha distrutto la stanza in cui si trovava. I ragazzi di ModYourMac l’hanno pietosamente preso in custodia con l’intenzione di recuperare, se possibile, i dati ancora presenti nell’hard disk. Immaginate la sorpresa quando premendo il tasto dell’accensione, giusto per curiosità, la ventola del processore ha cominciato a mugghiare, forse nel disperato tentativo di dissipare il calore dell’incendio a cui l’iMac era ormai scampato.

Una ventola ancora in grado di girare non significa nulla“, devono aver pensato pensato i tecnici, sorpresi. Ma il bello doveva ancora venire. Nessuno dotato di un minimo di buon senso si sarebbe mai potuto aspettare quello che stava per accadere: lo scampanellio ovattato tipico del superamento del P.O.S.T. (Power On Self Test) avvertiva tutti della riuscita accensione. Pochi secondi più tardi il familiare sfondo azzurro di Tiger campeggiava serafico sullo schermo reso parzialmente inservibile dal macabro effetto fumè provocato dal calore sulla superficie del monitor.

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Dalla viva testimonianza del tecnico di ModYourMac che ha recuperato il povero computer:

Questa macchina è totalmente impressionante! E’ la testimonianza vivente del fatto che saremmo sorpresi di tutto ciò a cui è possibile sopravvivere. Testimonia anche quanto i Mac siano ben costruiti. Questo è sopravvissuto ad un incendio e funziona ancora. Certo, la plastica è letteralmente arrostita, e lo schermo è da buttare, ma si accende e ha voglia di fare il suo lavoro.

Un sopravvissuto come questo iMac G5 merita il rispetto degno di un veterano e invece di finire nella spazzatura, occuperà un posto d’onore nel laboratorio di ModYourMac, come tangibile risposta per tutti coloro che si ostinano a chiedere: “perché dovrei comprarmi un Mac?

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Se fossi nei panni degli addetti al Marketing di Cupertino farei un pensierino sulla possibilità di comprare il sopravvissuto a fini pubblicitari. Immaginatevelo in una teca ben in vista all’interno dell’Apple Store della 5th Ave a New York, acceso e funzionante per lo stupore dei visitatori. Un po’ come il basso di Paul MacCartney esposto all’Hard Rock Café di Times Square. La didascalia indicherebbe semplicemente: “This Mac Survived to a fire. Still wondering why you should Get a Mac?“. E una volta che la reliquia abbia attirato la giusta attenzione, un bello spot con Justin Long tutto annerito a la “Die Hard 4” che spiega con tranquillità a PC perché è meglio andare sul sicuro e scegliere un Mac. Dopo aver stipulato una buona assicurazione sulla casa, s’intende.

Sul sito trovate tutte le foto ad alta definizione del sopravvissuto. Tutte le immagini di questo articolo appartengono a ModYourMac.

12 commenti su “L’iMac supera il battesimo del fuoco”

  1. cavoli…. invece l’imac alluminium intel del mio collega non ha mai voluto funzionare fin dall’acquisto…. ed è già alla terza visita all’assistenza……

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  2. @CAMILLO MILLER… i problemi riscontrati sono stati: si spegneva da solo -> 1 intervento assistenza; le ventole si accendevano a casaccio -> 2 intervento assistenza; non espelle più cd -> 3 intervento assistenza… chissà ora che tornerà….

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  3. Si era decisamente un DOA! Non mi ricordo bene, se e’ una settimana o trenta giorni, passato quel periodo passa in garanzia, prima e’ un DOA.

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  4. Non so se avete notato ma… la prima foto è molto new logo like =)
    sarei propenso a comprare un imac con un effetto anticato sisi
    certo…ovvio…non bruciacchiato!!

    @SaintAndres credo che la versione alluminio non riesca a resistere ugualmente, probabilmente resisterebbe il case ma i componenti interni sicuramente finirebbero con lo squagliare: la plastica è termoisolante oltre che termoindurente (e si nota dalle immagini) l’alluminio resiste a temperature più alte è vero ma assorbe facilmente il calore…ogni smanettone sa perfettamente le caratteristiche dell’alluminio e del rame in tal senso ^__*

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  5. credo che pixart abbia ragione. Paradossalmente l’alluminio avebbe cotto i componenti interni come in un forno….

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  6. Quindi camillo, teniano i nostri bei imac 24″ lontani dalle fonti di calore :P

    sigh…io inizio ad avere paura per l’estate, sai? a palemmo fa calduccio…

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  7. Non preoccuparti , finchè si tratta di calore atmosferico non penso che ci possano essere problemi. Ho visto iMac alluminio rimanere accesi per giorni a renderizzare progetti 3D al largo dei bastioni di orione e i raggi B che balenavano nel buio alle porte di Tannhauser non gli hanno fatto nulla … :-)

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