Dopo le notizie sulla (inesistente) campagna di ritiro di iPod nano coreani e l’inchiesta di una TV di Seattle che avrebbe raccolto centinaia di eventi simili, Il Times Online riporta ora un nuovo caso di iPod esplosivo, avvenuto circa un mese fa a Liverpool.
L’iPod touch di Ellie Stainborough è esploso in una nuvola di fumo poco dopo che il padre Ken l’aveva inavvertitamente fatto cadere.
A seguito dell’impatto l’iPod ha iniziato ad emettere una specie di sibilo e del fumo. L’uomo, senza farsi troppe domande lo ha lanciato nel giardino dietro casa, dove poco dopo il dispositivo è saltato letteralmente in aria. L’aspetto più inquietante della vicenda, su cui comprensibilmente il Times ha montato l’intero articolo, è la risposta di Apple, contattata prontamente da Ken Stainborough: vi ripaghiamo l’iPod ma solo a patto che stiate zitti per sempre.
Un rimborso per la perdita del dispositivo, in sostanza, in cambio del silenzio sulla vicenda. Accettare tale compromesso avrebbe significato rischiare una causa qualora uno dei famigliari si fosse lasciato scappare qualcosa, ha spiegato Ken. Per questo il padre di Ellie non ha accettato, ed ha confessato al Times di aver trovato particolarmente “disturbing”, inquietante, la lettera con cui un dirigente Apple gli offriva questo estemporaneo accordo di riservatezza.
Il problema dell’iPod touch esplosivo di Liverpool è da ricondurre sicuramente alla batteria, anche se non è dato sapere se la caduta del dispositivo possa aver innescato l’esplosione in qualche modo. Non che un colpo accidentale possa giustificare un esplosione fiammeggiante dell’intero device, ovvio.
Gli iPod venduti fino ad oggi nel mondo sono più di 170 milioni. Se i casi di esplosione o di iPod che vanno a fuoco fossero anche nell’ordine qualche centinaio, statisticamente si tratterebbe comunque di numeri di poco conto. Eppure l’eco che può avere da un punto di vista mediatico una notizia come questa vanifica ogni logica matematica. Ecco il perché dell'”inquietante” lettera. Metodi poco piacevoli, forse ma che rientrano nel novero delle procedure che la maggior parte delle grandi aziende mette in moto in casi come questo.
“Metodi poco piacevoli, forse ma che rientrano nel novero delle procedure che la maggior parte delle grandi aziende mette in moto in casi come questo.”
Se non siete stipendiati da Apple non mi sembra il caso di stare così sulla difensiva…
Caro Andrea
1. Tu dai per scontato che le cose siano andate come racconta il tipo. Segno che quando si va contro Apple l’oggettività e l’appurare bene i fatti senza puntare subito l’indice senza conoscere fattualmente NULLA della vicenda vengono lasciati ben chiusi nel cassetto. Vero?
2. Stando al racconto non solo sarebbe caduto l’iPod ma anche sarebbe stato lanciato violentemente verso il giardino (e chissà cosa può avere urtato. Ma tu lo sai già ovviamente).
3. E qui chiamo in causa anche TAL e in particolare l’ottimo Camillo, a me non sembra di aver capito che Apple abbia voluto pagare in cambio di silenzio. A me sembra che Apple pagasse in cambio dell’assicurazione che non sarebbero state intraprese azioni legali.
In ogni caso è chiaro che con milioni di device funzionanti alla perfezioni questi sono casi isolati che capitano in tutte le cose ed è probabile che il responsabile non sia Apple ma un assemblatore o un costruttore di memorie interne e simili.
Di certo se Apple avesse cercato di spiegare la causa del problema pur pagando poi il signore, avrebbe fatto una più bella figura e di certo steve jobs avrebbe optato per una soluzione diversa ma non penserete mica che per queste cose venga interpellato jobs vero? Questo è esclusivo terreno degli avvocati e non c’è nulla che tenga. Gli avvocati in questo caso spadroneggiano.
Poi è anche vero che molta gente odiando alla follia Apple solo perché da cose supreme, attendono queste notiziole con
la bava alla bocca assetate del succo della mela per andarci dubito contro senza nemmeno approfondire. Le stesse persone che su altre questioni dicono eh un secondo, capiamo meglio, svisceriamo tutti i fatti, ecc ecc ecc ecc
@ andrea:
Ad un tizio ha preso fuoco il magsafe ed ho già scritto lì. Sono cose che possono succedere. Sono casi così rari che quando accadono destano scalpore. Successe anche alla NOKIA (o Motorola? Non ricordo), solo che in questo caso il telefonino prese fuoco in tasca al proprietario.
Sicuramente se fosse vera la storia della lettera non sarebbe una cosa bella, ma sull’incidente, se fosse vero anche quello, non ci si può fare nulla. È un incidente (sempre che l’utente abbia rispettato tutte le regole di utilizzo del Touch)
Per aggiungerne una, ad un tizio che andò a Mi Manda Rai3 prese fuoco la TV (mi sembra SONY) e gli andò a fuoco la casa. Aveva lasciato la TV in stand by per ore o giorni contravvenendo a quanto scritto sul libretto di istruzioni.
Quando c’è di mezzo elettricità (e surriscaldamento) e batterie l’unica accortezza da avere è di non lasciare apparecchi accessi (anche in stand by) o in carica la notte o se non si è in casa. Se un apparecchio mobile si surriscalda mentre non è collegato alla rete eletrica, spegnerlo oppure allontanarlo il più possibile da cose o persone. Sono casi rari, ma possono succedere a qualsiasi casa produttiva. Ovvio, poi, che più prodotti una casa vende più aumenta la probabilità che un incidente avvenga a quella determinata azienda.
infatti il problema non è il distpositivo che si rompe. quello solo secondariamente. ma la lettera di apple che vuole zittire.
è una vergogna….
Angelo
leggi quello che ho scritto sopra. Non è chiaro se veramente abbia chiesto il silenzio e comunque non sappiamo come sono andati i fatti.
E comunque siccome richieste del genere le fanno tutte le aziende (e sarebbe una richiesta e non una imposizione) sarebbe bello che venisse posto in risalto per tutte e non solo per Apple che come al solito viene usata er fare scalpore come gli iPod colpiti dai fulmini. Ridicolo.
Per me un dispositivo si può rompere, è normale.
Quello che non riesco a capire è perchè si debba difendere Apple in questo. Forse però non è Camillo stipendiato da Apple, ma voi due come avvocati…
I prodotti ve li danno gratis o li pagate cari come faccio io?
Scusatemi tanto ma questa storia è scandalosa!
Sinceramente mi sono stufato. Usate due pesi e due misure per tutto, se MS facesse cose del genere verrebbe crocifissa (e a ragione) ma se lo fa Apple, beh lo fanno tutti quindi meglio stare zitti.
Apple è una grandissima azienda ma ragazzi, non la si deve difendere per tutto quello che fa!! Se questa cosa fosse successa a me sarei stato io a denunciare Apple!
@ Angelchildxxx:
mettiamola così, SE fosse vero non sarebbe il massimo, che lo faccia ogni azienda o no cambia poco, anzi è peggio visto che APple è sempre riuscita a distinguersi positivamente dalle altre
È come dice Stefano.
Poi qua non ci si rende conto che ciò che Apple avrebbe cercato di fare NON è illegale quindi la “denuncia” che qualcuno avrebbe fatto se fosse capitato a lui non sarebbe servita a nulla.
Il post non difende nessuno, riporta i fatti per come li ha riportati il padre della tizia. Non prende posizione dice solo che questa pratica è in voga in tutte le aziende microsoft compresa.
Poi arriva gente a commentare che si sveglia oggi e cade dal pero: ste cose accadono da dieci anni.
A me non sembra di farne un caso. Reputerei più grave se un iPod su 3 esplodesse piuttosto che fare il finto scandalizzato per fare finta di non sapere che le aziende sono aziende e gli avvocati avvocati. L
E quindi se accade da dieci anni dovremmo starcene zitti e subire? Dovremmo fargli fare i loro comodi?Complimenti per la mentalità.
andrea dice:
A me li danno gratis (almeno gli ultimi 4 prodotti che ho ordinato come leggerete più in là sempre su questo sito ^_^ ).
Scherzi a parte, non difendo nessuno. Ribadisco che qualora la storia della lettera fosse vera, la Mela non ci farebbe una bella figura (anche se il tipo è libero di non accettare i soldi alle condizioni di Apple e procedere per vie legali per ottenere un risarcimento). Ma dico anche che se su milioni di iPod che hai venduto, uno capita con una batteria difettosa allora questo può rientrare nella casistica. Può succedere. A te non si è mai rotto nulla? OK, ci si poteva far male, ma così non è stato.
Che tu lo voglia o no, come ho sempre detto in passato, non puoi combattere contro le leggi del caso. Ci sono cose che sono imprevedibili. E non sto a difendere nessuno. Dico solo che puoi salire su un aereo con un anno di vita e cadere o salire su uno con 25 anni di vita e girare il mondo intero 10 volte. Dipende dal caso.
Qualora si riscontrassero simili problemi su decine o centinaia o migliaia di iPod allora OK. Ma se succede una volta su svariati milioni (sempre che l’utente abbia utilizzata il prodotto sempre correttamente)… Prendetevela con nostro Signore (con tutto il mio rispetto per Lui). Ci sono cose che gli esseri umani non possono evitare.
Sir Luke dice:
Avrei fatto la tua stessa ed identica cosa.
Ribadisco che se la storia della lettera è vera, Apple si è comportata maluccio. Anche se mica ha obbligato il tizio. L’uomo dell’iPod esploso può far valere i suoi diritti anche in altri modi.
SirLuke
non ho detto quello ma pensa pure che abbia voluto dire quello così sei contento ;)
Ma non stiamo discutendo il fatto che possa essere colpa del proprietario dell’iPod. Potrebbe anche essere colpa sua ma se è Apple stessa a voler risarcire forse avrà ragione nel dire che non era colpa sua no?
In ogni caso, Apple ha chiesto il silenzio e questo non è giusto a priori e non mi interessa se lo fanno tutti, è sbagliato e basta.
SirLuke
capisco che non vuoi leggere ma io non ho detto “così fan tutti e quindi è giusto”.
Ho detto semplicemente, e ti prego di leggere con attenzione, che mi meravigliano le persone che si scandalizzano per cose che si sanno che ci sono e che non sono peraltro illegali, ho scritto cascano dal pero.
Il giudizio che poi uno può dare può essere negativo, e così scriverai che è una vergogna, o neutro come lo do io nel senso che è una proposta di accordo, se la accetta bene se no tu cara azienda te ne assumi il rischio e prendi in seria ipotesi che quello ti smerdi in pubblico.
Io il mio scandalizzarmi lo tengo per cose più importanti.
E ho aggiunto che trovo incredibile come certe persone quando una cosa è a favore di Apple allora fanno tutti i distinguo di questo mondo, quando è contro partono in quarta dopo aver letto tre righe e senza chiedersi SE sia andato tutto esattamente come riporta una parte.
@ Sir Luke:
ma di che ti meravigli? è chiaro che l’ipotetico fatto di chiedere silenzio in cambio di denaro faccia schifo, ma ammesso e non concesso che sia realmente accaduto (e con questo non voglio giustificare nessuno né tanto meno Apple) “funziona così”. pensa che in Italia avviene a livello politico~governativo (solo per fare un esempio), e facciamo gli scandalizzati per questa che in confronto è una sciocchezza?! ma su.
Stefano
beh però quello è un’altro discorso. Lasciamo stare politica etc che lì entrano in ballo altri fattori.
Questo sarebbe stato un accordo di diritto privato nè più nè meno. Poi uno può accettarlo o meno. E gli avvocati di Apple possono correre il rischio di venir licenziati da Apple per la vicenda, è un loro azzardo.
Ma detto questo non credo ci sia nulla di male se uno come me non si scandalizza per una cosa così e se non crede a tutto ciò che sente o legge subito senza porsi domande.
Scusa ma io mi attengo alla notizia che viene riportata, che sia vera o meno. Se non lo è tanto meglio ma non è di questo che stavamo discutendo.
E comunque si, mi meraviglio, ma non perchè non sapessi che cose così succedono bensì per il fatto che voi le trovate normali.