Apple brevetta i case in fibra di carbonio

AppleInsider ha scovato un nuovo brevetto depositato dagli ingegneri di Cupertino relativo al possibile utilizzo della fibra di carbonio nella realizzazione dei case dei loro prodotti. Infatti, nonostante i grandi progressi compiuti finora con i case unibody degli attuali portatili Apple, l’innovazione e la ricerca della migliore soluzione possibile rimangono gli obiettivi verso cui la società di Jobs e Wozniak punta costantemente.

L’idea di utilizzare la fibra di carbonio è dovuta, principalmente, ai numerosi vantaggi che questo materiale porta con sé: l’elevata resistenza, la bassa densità, l’isolamento termico (non a caso la fibra di carbonio viene utilizzata anche negli scudi termici dei veicoli spaziali) e una buona resistenza alle variazioni di temperatura. Ovviamente, non è tutto oro quello che luccica.

La fibra di carbonio, infatti, a fronte di questi vantaggi presenta ache alcuni difetti cui il brevetto depositato da Apple cerca di porre rimedio; innanzitutto le fibre di carbonio, per loro natura, sono estremamente variabili con conseguenti imperfezioni estetiche che rovinerebbero il design di un prodotto. Inoltre, a causa dei processi di fabbricazione impiegati finora, la fibra di carbonio si presenta generalmente in un solo colore, ovvero il nero.

Nelle nove pagine che spiegano il brevetto, Apple intende utilizzare vari strati preimpregnati impilati uno sopra l’altro, realizzando un composito in fibra di carbonio e fibra di vetro che lascerebbe trasparire gli strati colorati inseriti all’interno, così da riuscire ad ottenere una personalizzazione cromatica che supera l’attuale limitazione e migliorerebbe l’estetica del prodotto (mascherando le imperfezioni della fibra). L’utilizzo della fibra di carbonio, oltre ad assicurare una resistenza maggiore agli urti, diminuirebbe ulteriormente anche il peso del device, così da ipotizzare che l’uso della fibra sia previsto, quanto prima, in un nuovo modello di MacBook Air (che diminuirebbe il proprio peso di altri 100 grammi).

Altro punto debole di questo materiale è il costo che farebbe lievitare non poco il prezzo totale dei device con case in fibra di carbonio; ovviamente, il materiale in questione potrebbe anche essere impiegato in device più piccoli come iPod e iPhone, incidendo significativamente meno sul costo totale di produzione.

[Via|AppleInsider]

7 commenti su “Apple brevetta i case in fibra di carbonio”

  1. ma se è un buon isolante termico come puo dissipare bene il calore? . per esempio se lo dovessero sostituire agli unibody , come si puo raffreddare il macbook pro ?

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  2. Io in questi giorni sto finendo di preparare a scuola una macchina ad idrogeno con una scocca in fibra. Sicuramente è leggera e resistente, ma oltre a non dissipare bene come ha detto jack c’è il problema che se la fibra prende una botta, non si rompe ma cmq si sfilaccia tutta ed è da cambiare per intero.
    Ultimo particolare rilevante: lavorare la fibra di carbonio costa, lavorarla bene costa moolto di
    piú!!
    Io ritengo che l’unibody sia un ottimo compromesso per ora.

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  3. Senza dimenticare poi che la fibra di carbonio nn è riciclabile mentra il case unibody in alluminio è riciclabile al 100%

    apple perderebbe il bollino verde da greenpeace :P

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  4. Tek dice:

    Senza dimenticare poi che la fibra di carbonio nn è riciclabile mentra il case unibody in alluminio è riciclabile al 100%
    apple perderebbe il bollino verde da greenpeace :P

    è vero, la fibra di carbonio è molto più inquinante e prevede costi di smaltimento molto più alti di quelli dell’alluminio.. penso che ci terremo ancora per un po’ il nostro unibody :)

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