Qualche giorno fa vi abbiamo parlato di una indiscrezione riportata da Cult of Mac secondo la quale Apple nel 2010 tradirà il Macworld per il CES. Si sa già per certo che l’azienda di Cupertino non parteciperà più all’evento di San Francisco, ma la possibilità che Jobs e soci decidano di trasferirsi a Las Vegas per il Consumer Electronic Show, concorrente diretto del Macworld, sembra ancora piuttosto improbabile. Pare tuttavia che il rumor non intenda sopirsi ed anche AppleInsider ha riportato nei giorni scorsi la medesima indiscrezione.
Noi continuiamo a sinceramente a non credere a questa ipotesi, ma siamo curiosi di sapere come la pensano i nostri lettori.
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Un analisi dopo il salto.
Apple, dal canto suo, non smentisce né conferma nulla, ma si limita a ripetere che l’abbandono del Macworld è legato alla necessità di chiudere con gli eventi fieristici, ormai troppo costosi e non più efficaci come un tempo, soprattutto se confrontati con altre iniziative mediatiche e commerciali.
L’ultimo in ordine di tempo a confermare questa presa di posizione è lo stesso Phil Schiller in un breve colloquio con David Pogue (New York Times) al termine del keynote:
“Ho parlato con Schiller dopo il suo discorso.” scrive Pogue “Gli ho chiesto se poteva essere più specifico sul perché Apple ha deciso di tirarsi fuori dal Macworld. […]
Mi ha detto ciò che diceva il comunicato stampa di Apple, ovvero che gli Apple Store introducono i prodotti Apple molte più persone in una settimana di 100 Macworld messi assieme. Gli eventi fieristici non valgono né la spesa né l’impresa.”
Delle due l’una: o Apple sta continuando, con coerenza e coesione, a mentire sulle vere ragioni per cui ha deciso di non partecipare al Macworld 2010, o i siti che hanno diffuso la notizia stanno prendendo un notevole abbaglio.
La risposta di Schiller appare molto più plausibile, ma c’è un ma. L’abbandono del Macworld da parte di Apple, nostalgia e bei ricordi a parte, è una scelta giusta e necessaria per un’azienda che non mira più a soddisfare gli appetiti di un pubblico di “iniziati” (come quello che popola i saloni del Moscone Center in occasione dell’evento) ma a conquistare un numero sempre maggiore di utenti. Perché dovrebbe essere diversamente, del resto?
La contraddizione sta quindi tutta nel fatto che la partecipazione al CES, evento fieristico hi-tech per eccellenza, sebbene comporti spese maggiori per partecipare ad un carrozzone ancor più complesso e mastodontico del Macworld, andrebbe proprio nella direzione della conquista di un pubblico solitamente distante dalle novità introdotte da Apple. Questa, più o meno, è una delle tesi di AppleInsider a favore dell’ipotesi “Apple al CES 2010”: l’azienda di Cupertino, in soldoni, parteciperà all’evento di Las Vegas perché è pronta ad un confronto diretto con la concorrenza.
Noi continuiamo a nutrire dei dubbi. Di certo, al momento, c’è soltanto la decisione da parte del CEA, l’ente organizzatore del CES di cui anche Apple fa parte, di dedicare un’intera area dell’evento 2010 a produttori e aziende che lavorano in ambito Apple. Il portavoce-capo della CEA, Jason Oxman, lo ha confermato a Tom Krazit di C|Net, ma ha rifiutato di commentare la possibilità che Apple possa partecipare al CES 2010.
Secondo me se vuole espandersi ancora di + nel mercato consumer,deve partecipare al CES.
Verissimo. Apple ha cominciato da pochi anni a fare prodotti di massa come iPod e iPhone. Se preferirà il CES al Macworld, vorrà dire che il target si è notevolmente spostato alla fascia consumer.
Anche perchè del CES ne parlano persino i telegiornali in Italia, mentre Il Macworld è un evento dedicato e seguito solo da pochi eletti.
Voglio dire, per partecipare ad un evento promozionale e spendere per spendere meglio il CES.