Sappiamo come Apple abbia avuto in questi anni un’attenzione particolare per la sicurezza, con il suo App Store che non è mai stato libero come quello degli utenti Android, proprio per mantenere il dispositivo quanto più protetto possibile.
In realtà di base c’è anche una grossa fetta di guadagno per l’azienda di Cupertino proveniente dall’App Store, per questo si è sempre deciso di non renderlo troppo libero.
Come cambierà l’App Store dal 7 marzo?
Dal 7 marzo però le cose cambieranno, nello specifico per gli utenti europei, con l’App Store che dovrà adeguarsi alle nuove regole provenienti dal Digital Markets Act (DMA). Si tratta di un regolamento che costringerà l’azienda di Cupertino con l’ecosistema più chiuso e blindato al mondo ad aprirsi per legge. Più libertà di scelta per gli utenti, se la vorranno, meno controllo e, soprattutto, meno guadagni di rendita per Apple. Finalmente su iPhone e sui vari iPad, sarà possibile aprirsi ad altri store di applicazioni, una novità non da poco che potrà far felici tantissimi utenti.
Effettivamente, chi da sempre si ritrova ad avere tra le mani un dispositivo di stampo Apple, non ha mai potuto installare app provenienti da app store diversi da quello di Apple stessa. L’unico modo per farlo era quello di puntare sul jailbreak, che si tratta di una procedura che comporta la rottura dei termini di garanzia ufficiale e, di conseguenza, viene eseguita solo da una minuscola parte degli utenti di Apple. L’App Store è stato sin da subito una fonte di guadagno per l’azienda di Cupertino, infatti ha sempre trattenuto una percentuale tra il 15% e il 30% su ogni euro speso non solo sull’App Store, ma anche all’interno delle app scaricate tramite App Store. Se insomma si scarica un gioco gratis sull’App Store e poi ci si affida a qualche acquisto in-app, ecco che qui Apple ha una percentuale di guadagno.
Attenzione ai problemi di sicurezza
Con la legge indetta dal Digital Markets Act, quanto fatto da Apple sino ad ora risulta essere illegale, per questo ora l’azienda di Cupertino dovrà concedere agli utenti europei maggiore libertà in fatto di applicazioni. Non saranno costretti ad affidarsi esclusivamente all’App Store, con diverse app che risultano essere a pagamento, ma poter tranquillamente puntare su store più economici dove a volte le stesse app sono addirittura gratuite. Condizioni decisamente più favorevoli, ma ciò porterà ad una sicurezza minore. Questo infatti sarà l’unico rischio di affidarsi ad app non provenienti dall’App Store. Spetterà quindi poi all’utente scegliere cosa fare.