“Il 24 gennaio, Apple Computer presenterà il Macintosh. E capirete perché il 1984 non sarà come 1984”.
Con queste parole si chiudeva, 25 anni fa, il famosissimo spot con cui Apple presentò al mondo la rivoluzione Macintosh. Il prossimo 24 gennaio saranno trascorsi 5 lustri dal day one di quella rivoluzione. Nel marzo del 1997, in occasione dei vent’anni dalla fondazione di Apple, l’azienda di Cupertino presentò il Mac 20th Anniversary, costosissimo computer all’avanguardia prodotto in edizione limitata. Dobbiamo aspettarci un regalino dedicato ai collezionisti per festeggiare il quarto di secolo del Mac, in occasione del prossimo MacWorld?
Anthony Frausto-Robledo di Architosh, sito dedicato alla progettazione CAD e 3D in ambiente Mac, si è divertito a ipotizzare tre Mac da sogno che Apple potrebbe lanciare per celebrare la ricorrenza. Diciamocelo, tutte e tre le ipotesi sono a dir poco improbabili, ma sognare non fa mai male e soprattutto non costa nulla. Ci uniamo alla fiera delle fantasticherie e diciamo la nostra, mantenendo però i piedi per terra.
Il Mac Touch.
La chimera iTablet è una delle ipotesi che viene descritta come “più probabile”. Si tratterebbe di un ibrido che, al prezzo di un NetBook, si piazzerebbe in mezzo fra l’iPhone e il MacBook entry level. E’ piuttosto assurdo che quasi a nessun commentatore sovvenga mai che una mossa del genere da parte di Apple al momento significherebbe cannibalizzare una buona fetta delle vendite di iPhone e iPod touch. E troppi dimenticano che un Mac Touch non potrebbe neppure costare troppo poco.
I netbook come l’eeePC valgono esattamente ciò che costano, spesso pure meno di ciò che costano. La verità è che i ricarichi delle aziende sui mini portatili sono a dir poco risibili, grazie a una politica commerciale in cui l’utente è una pedina secondaria, adatta alla grande alle strategie di molti produttori, che basano i propri bilanci anche su altre voci (come ad esempio l’inclusione di software spazzatura -il crapware- nella installazione di fabbrica del sistema operativo e amenità simili) oltre alla mera vendita dell’hadware. Apple non può fare una cosa simile, che andrebbe contro alle sue stesse politiche di marketing, e non la farà certamente per festeggiare il 25° compleanno del suo prodotto più importante.
Notate nulla di strano in questa versione dello spot 1984?
Il Super Mega Ultra Mac Pro.
Se su Apple Store provate a selezionare tutti gli optional che è possibile piazzare su un Mac Pro e poi date un occhiata al prezzo vi accorgerete di aver creato un mostro con un prezzo a 5 cifre. Immaginate che Apple decida di fare lo stesso, suggerisce in sostanza Architosh, imbellettando il tutto con qualche core in più tanto per gradire, due etti e mezzo di RAM tagliata fine, e metta in vendita il mostro per festeggiare metaforicamente a caviale e champagne, schiaffeggiando a due mani la crisi mondiale. Un’interessante sfoggio ipertecnico destinato a pochissimi, una Rolls Royce dei computer, insomma. Più che un ipotesi un omaggio all’arte surrealista.
Il Macintosh in alluminio.
Terza ed ultima ipotesi, la vera chicca per i collezionisti. Un Macintosh Classic in alluminio, versione moderna del padre di tutti i Mac. Sulla versione celebrativa Apple potrebbe montare Mac OS X ma dotando la macchina di un emulatore con cui far girare i vecchi OS degli anni 80 e 90. Si, esatto, avete capito bene, quegli OS che Steve Jobs ha provveduto a spazzare via presentando Mac OS X nel giro di un paio d’anni dal suo ritorno trionfale a Cupertino.
Secondo Frausto-Robledo il metodo per vendere questa “nuova reliquia”, se mi passate l’ossimoro, sarebbe quello di produrne un numero relativamente limitato ad un prezzo non troppo gonfiato tale da spingere l’Apple Fan sfegatato all’acquisto. Lo scenario non è poi così improbabile, dato che esiste addirittura una user community formata da possessori di TAM (il Twentieth Anniversary Mac di cui sopra), che nel 1997 costava la bellezza di circa 8.000 verdoni.
In conclusione, cosa dobbiamo aspettarci al prossimo MacWorld per festeggiare i 25 anni del Mac? Se lo volete proprio sapere, credo che la risposta più probabile sia “nulla di particolare”. La stessa risposta che avreste ricevuto se questa domanda ve la foste posta prima del MacWorld 2004, in occasione del ventennale del Mac. Sarei ovviamente felice di essere contraddetto da Apple a gennaio, ma il massimo che mi sento di concedere, con riserva, è uno spot commemorativo di qualche genere, magari un adattamento ad hoc di un episodio della serie Get A Mac da trasmettere prima dell’entrata di His Steveness sul palco.
Del resto non sarebbe sufficiente un innovativo restyling dell’iMac, un ripescaggio del Mac mini dal pozzo dell’oblio e una buona vecchia e sostanziosa“one more thing” per festeggiare la Apple che tutti abbiamo imparato a conoscere?
Nello spot c’é forse un iPod prima generazione?
@ Riccardo:
:)
D’accordissimo con l’articolo… le ipotesi suggerite sono surreali e forse non rimarrei neppure troppo colpito!
@ Riccardo:
Non è per caso una riedizione dello spot originale fatto per il ventennale (iPod aggiunto in computer grafica da Pixar..) o mi sbaglio
@ Denis:
si penso che sia così!
Un bel mac mini ultra economico, per far passare milioni di persone a mac sarebbe auspicabilr:)
Ma la ragazza ha un iPod???
Non è possibile!!!!