Durante l’evento Apple del 5 giugno si è parlato molto di AIRKit, con cui Apple irromperà a breve nel mondo della realtà aumentata. Perché la mela morsicata farà la differenza in questo contesto? La risposta arriva direttamente dal mondo degli sviluppatori in questi giorni.
Andiamo ad analizzare a questo punto alcuni feedback che sono arrivati direttamente da alcuni tra i più noti sviluppatori nel corso degli ultimi giorni per quanto riguarda un progetto ambizioso come quello di ARKit:
“L’aspetto più impressionante di ARKit è che tende sempre a funzionare,” spiega Cody Brown, fondatore dello studia di produzione a realtà aumentata IRL […]. “Altri software di AR spesso richiedono un qualche tipo i meccanismo fisico (tipo un codice QR), che alla fine diventa inevitabilmente motivo di frizione se stai cercando di convincere qualcuno a usare la tua app.”
“Un altro incredibile aspetto di ARKit è la maniera in cui gestisce gli aggiustamenti di luce in tempo reale,” ha continuato Brown. “Posso solo immaginare la matematica e la magia sotto il cofano di questa tecnologia, per farla funzionare così bene”.
Insomma, grandi aspettative nei confronti di questo progetto, ma del resto era già chiaro a tutti che AIRkit avrebbe fatto la differenza in un mondo come quello della realtà aumentata.