Sono trascorse ormai alcune settimane da quando Apple ha dovuto fare i conti con l’FBI, capace di sbloccare un iPhone 5C senza l’utilizzo di un codice per risalire a qualche informazione in più su un terrorista. Nonostante i proclami e la netta posizione da parte del colosso di Cupertino, infatti, l’azienda si è poi dovuta arrendere al fatto che le autorità, grazie anche al supporto di un misterioso soggetto terzo, siano riuscite a raggiungere il proprio scopo.
Come è stato possibile sbloccare un iPhone 5C senza codice? E’ questa evidentemente la domanda che si pone Edward Snowden, noto informatico che in queste ore non le ha mandate a dire proprio all’FBI. A suo modo di vedere, infatti, le autorità sono tenute a spiegare a Apple (e possibilmente anche al pubblico) come abbiano fatto a raggiungere la meta:
“Quando l’FBI indaga su un caso così eccezionale da dover superare la sicurezza di un dispositivo pur di ottenere delle informazioni, allora ci troviamo di fronte a circostanza eccezionali quando viene scoperto un exploit. E’ dovere dell’FBI assicurarsi di chiudere questa falla, in modo che tutti i cittadini siano al sicuro. Non devono divulgare tale informazione per favorire Apple, ma solo per difendere tutti i cittadini americani”.
Insomma, la questione risulta essere ancora oggi piuttosto complessa e sono molteplici le domande senza risposta, ma è chiaro che al pubblico qualche informazione deve essere divulgata in modo tale da dar vita ad un quadro chiaro sulla questione sicurezza. Questo soprattutto se si pensa che gli iPhone 5C e gli altri modelli Apple fino ad oggi sono apparsi una garanzia sotto questo punto di vista.