La questione riguardante l’iPhone 5C del terrorista che pochi mesi fa ha dato vita ad una vera e propria strage a San Bernardino fa anche ora notizia, perché Apple continua a non avere la minima intenzione di collaborare con l’FBI al punto da assicurare lo sblocco dei suoi device. Fondamentalmente per il brand di Cupertino si verrebbe a creare un precedente che vuole essere evitato ad ogni costo.
Ecco perché la telenovela va avanti, con le autorità americane che dal canto loro affermano di avere la necessità di investigare ulteriormente sulla faccenda. La soluzione potrebbe però arrivare da McAfee, un vero e proprio guru che si cela dietro uno degli antivirus più famosi al mondo. Con la solita sfacciataggine, ha affermato di recente di avere lui la chiave per sbloccare la situazione:
“Questa è la mia offerta per l’FBI. Io, a titolo gratuito, insieme al mio team sono pronto a decifrare tutti i dati memorizzati sul telefono dell’attentatore di San Bernardino. Inizieremo con un lavoro molto accurato che durerà circa tre settimane. Se accettate la mia offerta, non sarà necessario chiedere ad Apple di inserire una backdoor nel dispositivo, visto che questa cosa sarebbe l’inizio della fine per l’America. Se avete dubbi sulle mie credenziali, cercate su Google ‘Cybersecurity Legend’ e troverete milioni di risultati con il mio nome. Faccio una scommessa: se non riesco a sbloccare questo telefono, andrò in diretta TV e mangerò le mie scarpe!”.
Staremo a vedere come andrà a finire questa storia, ma almeno per ora l’iPhone 5C in questione e tutti gli altri melafonini restano sbloccati.