Apple Watch rischia di mettere in ginocchio il mercato degli orologi svizzeri? Sembra una assurdità, eppure i primi dati che arrivano dalla rinomata industria svizzera indicano il primo calo negli ultimi 6 anni. Guardacaso proprio dopo il periodo di lancio di Apple Watch.
Jony Ive lo aveva predetto un anno fa: l’industria svizzera degli orologi si troverà in una brutta posizione una volta che Apple Watch sarà sul mercato. E pare che il Chief Design Officer dell’azienda di Cupertino avesse ragione.
Bloomberg sottolinea infatti il numero di unità esportate di orologi svizzeri ha sofferto il maggiore calo degli ultimi 6 anni:
Le spedizioni sono passato dal 12 percento, arrivando ai 2 miliardi di franchi svizzeri, ha dichiarato l’ufficio doganale svizzero lo scorso giovedì.
A confermare il colpo ricevuto dagli orologiai svizzeri c’è anche la voce di Jon Xoc, analista di Kepler Cheuvreux di Zurigo:
Il 2015 è stato un anno da dimenticare.
I dati evidenziano una diminuzione delle vendite sia dei modelli di fascia alta che nei modelli di fascia medio-bassa. Soprattutto in quello che è considerato uno dei più importanti mercati per la vendita di orologi: Hong Kong.
L’industria si sta ritirando dal lì, con TAg Heuer che ha chiuso un negozio lo scorso agosto. Richemont, il produttore dei gioielli Cartier e degli orologi IWX, ha dichiarato che i suoi guadagni sono diminuiti ad ottobre a causa delle scarse vendite di orologi.
Elmar Mock, co-inventore di Swatch, aveva già previsto il successo di Apple:
Qualsiasi orologio tra i 500 e i 1000 franchi svizzeri è in pericolo.
Il CEO di TAG Heuer Jean-Claude Biver spera che:
Apple faccia presa sulla gente giovane, e abitui i ragazzi ad indossare l’orologio così che un domani possano comprare un vero orologio da polso.
Proprio TAG Heuer ha lanciato da alcune settimane il primo smartwatch di lusso al di fuori di Apple Watch. L’azienda vende il dispositivo, dotato di Android Wear, a 1500 dollari. Ma pare che l’azienda non si aspetti vendite da capogiro.
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