Il co-fondatore di Google Larry Page ha appena rilasciato la sua intervista dal momento in cui è stata fondata Alphabet, azienda che include il business di Google al suo interno. Page, ex CEO di Google e ora amministratore delegato di Alphabet, ha dichiarato che lui e Steve Jobs non erano d’accordo sul modo di guidare le rispettive aziende, ma entrambi avevano ragione.
Jobs aveva accusato Google di occuparsi di troppe questioni, e aveva consigliato all’azienda di Mountain View di focalizzarsi su un numero limitato di progetti da portare a termine con precisione chirurgica, proprio come fa Apple. Page sostiene che tutti e due gli approcci, quello di Apple e quello di Google, sono ugualmente validi:
Aveva ragione. Anche lui ha fatto bene. […]. Stiamo cercando di creare una azienda per gli imprenditori che pensano in maniera creativa.
Page ha dichiarato che la ragione per la quale l’azienda ha le mani impastate in così tanti e diversi progetti è perché ogni volta che Google ha un problema con uno dei fornitori, si immagina come sarebbe essere il produttore di quel pezzo. Page ha raccontato che una cosa simile è successa quando Google ha ordinato un generatore elettrico:
Perché serve un anno per farcelo avere? Perché deve essere spedito su un treno e poi su un camion speciale? Questa è veramente la soluzione ideale? Ti fa riflettere […] e così in una decina di anni questo potrebbe trasformarsi in un business per noi.
I giovani Brin e Page avevano offerto la poltrona di amministratore delegato a Jobs prima del suo rientro ad Apple. Jobs aveva rifiutato l’offerta, ma era sempre stato in buoni rapporti con l’azienda di Mountain View, sedendo anche nel consiglio di amministrazione, fino al lancio di Android. Evento che, come è noto, ha fatto infuriare Jobs, accusando Google di avere spudoratamente copiato iPhone e iOS.
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