Apple ha avviato una collaborazione con un data center russo per salvare i dati di iCloud direttamente sul suolo dello stato controllato da Vladimir Putin.
Apple avrebbe firmato un accordo con IXcellerate, una azienda russa specializzata in data center. A riportare la notizia è il The Moscow Times, che spiega come la decisione di Apple sia in linea con quanto chiesto di recente dalla legge russa.
Una nuova legge entrata da poco in vigore in Russia costringe infatti allo stoccaggio di file sul suolo dello stato, se i file sono stati generati e salvati da utenti russi. Con la nuova legge in vigore, l’organismo per il controllo delle telecomunicazioni (il Roskomnadzor) ha annunciato che avvierà ispezioni entro la fine dell’anno per verificare che i data center e le aziende soddisfino quanto richiesto dallo stato.
Se una compagnia si rifiuta di stoccare i propri dati in un data center russo, il Roskomnadzor può restringere l’accesso a siti e servizi di quella azienda sul suolo russo. La maggior parte delle aziende ha già accettato le regole russe, ma alcune (tra cui Facebook) sono riluttanti all’idea.
La nuova legge è una delle ragioni addotte da Spotify all’inizio dell’anno, quando l’azienda aveva annunciato che il suo servizio di streaming musicale non sarebbe sbarcato nel paese. Lo scorso anno anche Google ha chiuso uffici e laboratori a Mosca, dopo che il governo russo è stato pesantemente accusato per le sue pratiche di controllo sulla rete.
La decisione presa da Apple, di usare il data center di una compagnia esterna in un paese come la Russia, ha già un precedente. Solo lo scorso anno Apple aveva cominciato a salvare i dati degli account cinesi sui server dell’operatore mobile China Telecom. In quell’occasione Apple aveva precisato:
Teniamo seriamente alla sicurezza e alla privacy dei nostri utenti.
Spiegando che tutti i dati salvati nei data center sono criptati e, stando a quanto detto da Apple, impossibile da ottenere.