Phil Schiller giustifica gli iPhone da 16 GB

Phil Schiller con il nuovo iMac

Un giorno dopo la conferenza di apertura della WWDC in cui sono stati presentati OS X 10.11 El Capitan, iOS 9 e WatchOS, il Senior VP per il marketing di Apple Phil Schiller si è seduto ad un tavolo con John Gruber per registrare una puntata del suo podcast The Talk Show.

L’episodio non è ancora disponibile, ma The Verge era sul posto e ha documentato l’intervista. Schiller ha parlato delle ragioni che spingono Apple a produrre ancora dispositivi con 16GB di memoria, e la decisione di utilizzare una sola porta USB sul nuovo MacBook.

Gruber ha suggerito a Schiller di produrre versioni base dei suoi prodotti con più di 16GB di memoria, anche considerato che iPhone 6 e iPhone 6 Plus non hanno una opzione da 32GB ma saltano direttamente ai 64GB. La dimensione attuale dei contenuti (video, fotografie e applicazioni) mette necessariamente alle strette un utente che sceglie un modello base. Schiller ha risposto che iCloud potrebbe fare la differenza:

Crediamo che ci sia sempre più gente che usa i servizi di iCloud per i documenti, le fotografie, i video e la musica. Questo può permettere ai clienti che stanno attenti al prezzo di vivere in un ambiente nel quale non hanno bisogno di avere un sacco di spazio a disposizione sul loro dispositivo perché questi servizi permettono di alleggerire il carico.

Schiller ha anche spiegato che usare 16GB di memoria sui modelli base permette ad Apple di spendere di più su altre componenti, come la fotocamera e il display di iPhone. Rimane difficile credere che Apple abbia una grande differenza di costo quando acquista una memoria da 16GB piuttosto che una da 32.

Il Senior VP di Apple ha anche parlato della singola USB Tipo C montata sul nuovo MacBook. Schiller ha ammesso che non si tratta del computer per chiunque, ma crede che Apple dovrebbe lanciare dispositivi rivolti al futuro, che cercano di spingere il mercato in una direzione nella quale non è ancora stato. Schiller ha detto che intende vedere una Apple “forte e che corre rischi e sia aggressiva”.

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