La realtà virtuale di Google Cardboard arriva su iPhone

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Google Cardboard è un progetto di Google lanciato lo scorso anno. Si tratta sostanzialmente di un pezzo di cartone e due lenti che è possibile utilizzare con il proprio smartphone per creare una versione molto economica di Oculus Rift e realtà virtuale.

Tutto quello che è necessario fare è infilare il proprio telefono all’interno del supporto di cartone e guardare attraverso le due lenti. Particolari applicazioni divideranno lo schermo del dispositivo in due, generando immagini stereoscopiche che sarà possibile visualizzare come tridimensionali. E non finisce qui: usando il giroscopio all’interno del telefono è anche possibile muovere la testa e vedere l’immagine cambiare in tempo reale sul display del dispositivo.

Google Cardboard era una esclusiva degli utenti Android. Almeno fino allo scorso anno, perché la nuova generazione di Google Cardboard è ora compatibile anche con iPhone 5, iPhone 5c, iPhone 5s, iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Su App Store è possibile scaricare l’app Cardboard che può essere sfruttata per visitare ambienti tridimensionali, osservare oggetti tridimensionali in un museo e fare una passeggiata virtuale in una città a vostra scelta.

La prima generazione di Cardboard utilizzava un magnete per la selezione degli elementi nel menu. Per dare l’ok ad una selezione era necessario scorrere un magnete posizionato sul lato di Cardboard. La bussola dei dispositivi Android riconosceva la variazione nel campo magnetico e permetteva di proseguire con l’esplorazione di mondi virtuali. La nuova generazione di Cardboard, al contrario, utilizza un pulsante in cartoncino che permette a Cardboard di essere compatibile sostanzialmente con qualsiasi telefono.

Google ha annunciato la nuova versione del suo Cardboard durante la Google I/O, conferenza che, come per la WWDC di Apple, serve a Google per presentare le più grandi novità software dell’anno ai suoi sviluppatori. Se state pensando di acquistare Cardboard non dovete fare altro che visitare Amazon, o la rete, dove diversi produttori hanno creato il supporto ideato da Google seguendo le linee guida rilasciate dall’azienda di Mountain View.

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