A partire da questo giovedì, IBM ha cominciato a scegliere tra MacBook Pro, MacBook Air o PC quando si tratta di workstation. L’azienda avrebbe infatti avviato l’acquisto di 50 000 MacBook da consegnare ai propri dipendenti.
Ogni macchina verrà fornita ai dipendenti con tutto il software necessario già installato, come tool di sicurezza e sistemi VPN. A confermarlo sono proprio i piani alti di IBM con un memo distribuito internamente alla compagnia.
I dipendenti di IBM che utilizzano un Mac sono già 15 000. Si tratta di persone che hanno scelto di usare il loro computer personale invece che il dispositivo fornito dall’azienda. Nel contempo altri 50 000 MacBook verranno acquistati entro la fine del 2015. Questo renderà IBM la compagnia di maggiori dimensioni a supportare Mac.
IBM intende anche collaborare con Apple non solo per ottenere uno sconto sull’acquisto di una tale quantità di dispositivi, ma anche per capire come migliorare le performance di un Mac e OS X in un ambiente di così grandi dimensioni.
La collaborazione tra Apple e IBM non è comunque cosa nuova. Le aziende sono partner dallo scorso luglio, quando hanno cominciato a collaborare alla produzione di app per l’ambiente business con il nome MobileFirst. IBM è responsabile del leasing dell’hardware e dell’amministrazione dei dispositivi, trattando analitica, sicurezza, integrazione mobile e servizio sul posto. Apple si occupa invece del settore software e della risoluzione di problemi tramite AppleCare.
L’obiettivo di entrambe le aziende è quello di produrre almeno 100 applicazioni MobileFirst disponibili per grandi aziende. La notizia dell’acquisto di 50 000 MacBook all’interno dell’azienda mostra la profonda connessione tra le due aziende, che sembrano avere lasciato da parte la rivalità che le ha segnate nell’era della nascita del PC.
[via]