Pebble è stato il primo smartwatch di interesse a finire sul mercato. Dopo una campagna su Kickstarter di grandissimo successo, Pebble è stato (per un certo periodo) la migliore opzione per l’acquisto di un orologio intelligente. Di recente Pebble ha lanciato la seconda generazione del suo orologio, anche in questo caso accolta da un grande successo su Kickstarter. Entrambe le raccolte fonti, però, non sarebbero state sufficienti a salvare la compagnia, che secondo le ultime indiscrezioni starebbe cercando un prestito di 5 milioni di dollari per poter sopravvivere.
A scriverlo è il sito TechCrunch, che racconta come Pebble stia avendo problemi a mantenere la crescita inizialmente attesa. Il risultato è che Pebble è senza soldi, e starebbe girovagando tra una banca e l’altra alla ricerca di qualcuno disposto a effettuare un prestito di 5 milioni di dollari. Secondo la fonte di TechCrunch, però, le banche della Silicon Valley avrebbero rifiutato di effettuare il prestito all’azienda.
Sembra strano, considerato che Pebble ha raccolto oltre 20 milioni di dollari dai quasi 80 000 finanziatori contro i 500 000 originariamente chiesti per il lancio sul mercato della nuova generazione del suo smartwatch.
Sempre secondo le fonti di TechCrunch, diversi dipendenti dell’azienda avrebbero espresso il loro disappunto scoprendo che Pebble aveva scelto di combattere nel settore smartwatch contro giganti del calibro di Google e Apple, anche tirando in giro Apple con un post sul sito ufficiale dell’azienda.
Pebble soffre simili problemi solo a poche settimane dal lancio di Apple Watch. I due eventi potrebbero essere scollegati, ma è difficile non credere che il boom (e il recente calo di prezzi) dei dispositivi Android Wear, le funzioni disponibili con i servizi di Google e il recente lancio di Apple Watch non abbiano colpito duramente l’azienda.
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