Apple starebbe convincendo i fornitori di contenuti a salire sul carro di Apple TV in tempo per il lancio della nuova piattaforma che dovrebbe vedere la luce il prossimo autunno ed essere presentata alla WWDC di questo giugno.
Il Wall Street Journal aveva raccontato che Apple stava collaborando con CBS, Disney e Fox per il lancio di questo servizio. Apple sta cercando da anni di ottenere gli accordi necessari allo streaming di contenuti televisivi negli Stati Uniti, ma diversi servizi per la fornitura di internet e tv via cavo (come Comcast) avrebbero messo i bastoni tra le ruote ad Apple.
Ora, secondo il New York Post, Apple starebbe convincendo le grandi aziende a fornire i loro contenuti su Apple TV condividendo con loro i dati demografici degli utenti. In questo modo Disney, CBS, Fox e tutti gli altri potranno sapere chi sono i loro spettatori, cosa hanno guardato, e da dove l’hanno guardato:
Facendo oscillare la “carota dei dati”, Apple sta offrendo qualcosa che le compagnie tradizionali, Netflix e Amazon non hanno ancora offerto ai fornitori di contenuti. Il gigante della tecnologia sta giocando in maniera incredibilmente pulita nel tentativo di raggiungere rivali come Sony e SlingTV, che stanno costruendo servizi simili a quello che intende creare Apple in assenza di un abbonamento alla TV via cavo.
Apple avrebbe anche intenzione di fornire grandi poteri alle aziende, permettendo loro di decidere, ad esempio, quando e se mandare in onda inserzioni pubblicitarie.
Fornire dati dei propri utenti a terze parti non è una mossa tipica di Apple, che in diverse occasioni ha ripetuto che l’utente non è il prodotto. Per questa ragione i servizi di Apple sono a pagamento (ovvero forniti con l’acquisto di un dispositivo elettronico):
Crediamo che i nostri clienti abbiano il diritto alla privacy, e che la maggioranza dei clienti non voglia che le persone sappiano cosa fanno. Quando effettuate un acquisto, noi incassiamo qualche soldo. È molto semplice, molto diretto. Voi non siete il prodotto.
[via]