A confermare le indiscrezioni sulla possibilità di un progetto automobilistico da parte di Apple è stato per primo Business Insider, che ha ricevuto alcune informazioni da un dipendente di Cupertino.
“L’ultimo progetto di Apple è troppo interessante per essere lasciato perdere” avrebbe detto il dipendente. “Penso che cambierà il panorama e darà del filo da torcere a Tesla”. Ancora più interessante è la conferma indipendente di questo rumor che arriva da Bryan Chaffin, su Mac Observer.
Un vecchio concept che prova ad immaginare la macchina Apple
Secondo fonti di Chaffin che avrebbero accesso all’empireo della Silicon Valley, nei giri che contano a San Francisco e dintorni si dà per scontato che Apple punti a sconvolgere il mercato automobilistico. E quando il giornalista ha chiesto alla sua fonte quanto è sicuro che Apple ha in cantiere un automobile, la risposta è bastata a mettere il sigillo: “sicuro all’80%”.
Come sempre nel caso di indiscrezioni così mirabolanti è bene rimanere con i piedi per terra e ricordare alcuni aspetti fondamentali: gli ingegneri e i designer Apple lavorano a molti progetti contemporaneamente. Tanti non rientrano necessariamente nel campo dell’elettronica di consumo e molti, la maggior parte a dire il vero, non vedranno mai la luce del giorno. Lavorare su un automobile o sul concetto di una Apple Car potrebbe rientrare fra quegli esperimenti che Cupertino conduce in silenzio e che il mondo non vedrà mai.
E’ pur vero, però, che proprio nei giorni scorsi dalla Silicon Valley è arrivata una foto di una strana autovettura Apple, ricoperta di telecamere, che girava per le strade di Concord, a Est di San Francisco. Si è subito pensato a qualche rilevazione in corso per l’introduzione di un concorrente di Google Maps, ma chissà che quel veicolo non presagisse invece tutt’altro genere di test su strada.
Un’automobile è un prodotto troppo al di fuori della portata di Apple, dirà qualcuno, e troppo poco affine al suo settore. E’ bene ricordare, in questo caso, che questo tipo di dubbi erano stati avanzati anche nel 2005 e nel 2006, quando si cominciava a parlare con insistenza del fatto che Apple stesse lavorando ad un telefono. Sappiamo tutti come è finita, con l’iPhone. Sarà lo stesso con la iCar?
John Gruber, le cui fonti solitamente bene informate non confermano invece alcunché sull’attendibilità di questi rumor, ha comunque dato credito alla teoria di Chaffin, ricordando due aspetti fondamentali: primo, quello automobilistico è un mercato in cui una minima percentuale di share equivale ad enormi margini potenziali ed enormi profitti; secondo, così come ci sono molti appassionati di orologi, fra i dirigenti Apple, di certo non mancano gli appassionati di automobili.
Jony Ive, ad esempio, è uno di quelli, con il suo debole per le Aston Martin. Ma il vero automobilista incallito è Eddy Cue, responsabile della divisione Internet Services, che da piccolo sognava di comprarsi una Ferrari e oggi, con una rossa nel garage, è addirittura membro del CdA di Maranello.
Ci si chiede spesso che cosa possa fare Apple per crescere ancora, dopo che l’ultima trimestrale l’ha spedita nell’empireo delle aziende più grandi di tutti i tempi, e dopo il superamento dei 700 miliardi di capitalizzazione azionaria. Una svolta che preveda l’ingresso su altri mercati, dove portare l’innovazione e la filosofia creativa di Cupertino, potrebbe essere la risposta. Chissà che quello verso il settore automobilistico, non possa essere il primo passo della mega-corporation Apple.