Il crollo del Rublo, la moneta russa che da inizio 2014 si è svalutata di più del 50 percento, coinvolge direttamente anche i grandi produttori elettronica interessati a fare affari nel paese, tra cui Apple, che ha deciso di bloccare temporaneamente le vendite online in attesa di capire come sistemare i prezzi. Come spiega Alan Hely, portavoce della società statunitense, lo store online è per adesso irraggiungibile per una scelta strategica, e non dunque per un errore tecnico, con il fine di revisionare l’intero listino prezzi in seguito alla grave svalutazione monetaria in Russia.
Basta provare a collegarsi alla divisione locale di Apple Store per essere reindirizzati a un messaggio che informa che i servizi torneranno a disposizione solo prossimamente: l’azienda si scusa ovviamente con i consumatori per i disagi causati da questa decisione, necessaria tuttavia visto quanto sta accadendo. A causa della svalutazione del Rublo, i prezzi di iPhone 6 e iPhone 6 Plus sono letteralmente crollati rispetto altri paesi europei: la prima variante dello smartphone aveva un prezzo di partenza di 39.990 rublì, corrispondenti ad appena 447 euro secondo il cambio attuale. Il modello Plus costava 46.990 rublì, circa 550 euro. Come ben sappiamo, in altri paesi europei i costi ufficiali son ben differenti: 700 euro per iPhone 6 e 800 euro per iPhone 6 Plus.
Non è la prima volta che Apple si trova costretta a rivoluzionare il listino prezzi in Russia. Operazione simile era già stata effettuata lo scorso mese, quando l’azienda si trovò ad aumentare il prezzo di iPhone 6 del 25 percento. La caduta continua del Rublo che, come abbiamo accennato in sede di apertura, continua imperterrita dall’inizio di quest’anno, costringe la casa della mela morsicata a una nuova rivoluzione sotto questo punto di vista. Per rendere ancora più evidente la situazione: il 1 gennaio 2014, un dollaro USA aveva un valore di 32,66 rubli. Oggi ne vale ben 66, praticamente il doppio.