Come abbiamo riportato pochi giorni fa, la NFL ha deciso di multare tutti gli atleti che indossano cuffie Beats nell’intervallo o nelle interviste post partita: questa decisione è stata presa per tutelare i rapporti con lo sponsor tecnico della lega, Bose, rivale di Beats nel settore delle cuffie di fascia premium.
Oggi apprendiamo che la National Football League ha già fatto la prima molta: lo sfortunato atleta è Colin Kaepernick, quarterback dei San Francisco 49ers che ha indossato un paio di Beats Studio nell’intervista post partita dopo la vittoria della sua squadra contro i Kansas City Chiefs.
Il giocatore si è giustificato spiegando di aver indossato delle cuffie di colore rosa per sostenere le iniziative a favore della prevenzione del cancro al seno: come forse saprete, ottobre è il mese della prevenzione negli Stati Uniti e in moltissimi altri sport si indossano capi di colore rosa a supporto delle varie associazioni che si occupano di questa delicata malattia. Kaepernick ha chiuso la questione semplicemente pagando i 10.000 dollari di multa imposti dalla lega, visto che la federazione non ha voluto ascoltare le sue ragioni.
Ricordiamo che le nuove regole della National Football League vietano di utilizzare le cuffie del Dr. Dre durante le interviste pre e post partita, durante l’intervallo, nei 90 minuti successivi al termine del match e più in generale in tutte le occasioni pubbliche dove possa essere presente l’occhio sempre attento delle telecamere. La notizia ha fatto molto arrabbiare anche Richard Sherman dei Seattle Seahawks, l’atleta infatti è testimonial di Beats, la partnership però dovrà probabilmente essere interrotta proprio a causa del nuovo regolamento voluto dalla NFL. Adesso resta da capire se questa regola verrà estesa anche ad altri sport: come si comporteranno MLB, NHL, NBA e altre leghe americane i cui atleti sono ormai fan sfegatati delle Beats?
Via | TUAW
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