Che l’iPhone permetta di visualizzare filmati particolarmente elaborati è cosa nota.
Un’azienda statunitense specializzata in prodotti medicali, la Heart Imaging Technologies, si è inventata un’applicazione medica del telefonino della casa di Cupertino.
Questa azienda si propone di offrire l’integrazione delle informazioni radiologiche DICOM (di cui abbiamo già parlato in questo articolo) con un sistema basato sugli standard di condivisione internet World Wide Web (WWW). L’obiettivo è quello di favorire la fruizione delle immagini diagnostiche direttamente su un computer, su un PDA o, meravigliosamente, anche sul vostro iPhone.
Pensate a come le immagini possano comparire sull’iPhone del paziente o del medico direttamente ed esattamente come se fossero sui complicatissimi macchinari ospedalieri, eliminando le costose e limitate proiezioni bidimensionali su pellicola che vi consegna il vostro medico radiologo.
Pensate al significato di tutto questo. Un ecocardiogramma, una TAC, tutto questo non vi sarà più consegnato su una lastra fotografica o su un (più moderno) cd. Tutto questo vi arriverà direttamente sull’iPhone!
La bellezza di un’intuizione di questo tipo non sta tanto nella trovata (sicuramente) pubblicitaria dell’azienda nell’aver scelto come skin quella di un iPhone piuttosto che quella di un telefonino Nokia per sponsorizzare i suoi prodotti, quanto piuttosto nella concezione dell’iPhone come chiave di abbattimento delle frontiere che dividono le diverse apparecchiature tecnologiche.
Poter osservare che proprio un iPhone, con la sua semplicità d’uso, si faccia scudiero di tanta rivoluzione è cosa decisamente meravigliosa.
La Apple ha rivoluzionato il mondo dei computer prima e della musica poi, ora le invenzioni della casa di Cupertino tentano di abbattere quelle barriere di linguaggio che dividono computer e telefonini, medicina scientifica e tecnologia alla portata di tutti.
Mai slogan potrebbe essere più azzeccato. iPhone: benvenuti nell’era globale.
Grazie Paolo, con questi interessanti spunti offri un’ottima imboccata utile alla mia esperienza in un ambulatorio di radiologia: se il mio capo sapesse (e sarà mia premura informarlo a riguardo) delle enormi potenzialità che la casa di Cupertino sta mettendo a disposizione della tecnologia medica…
Noi oggi in studio lavoriamo con Pc (ahinoi!) utilizzando, come utility per il post-processing dell’imaging in digitale, l’xmedcon, ma naturalmente osirix sarà tutta un’altra storia!
Tuttavia vorrei sapere se mamma Apple s’è ufficialmente espressa con un conformance statement che dichiari la compatibilità del neonato iphone con lo standard d’imagine medicom, dato che come me saprai che ancora non esiste un dispositivo dicom compliant al 100%, e se il telefono della mela diventasse il primo darebbe uno bello schiaffo a tanti miei fornitori che invece risparmiano importando dai cinesi!
Quelle di cui tu parli caro Maurizio sono applicazioni professionali di un dispositivo “consumer”. E’ naturale che ciò che tu dici non è possibile: l’iPhone di suo non è compatibile con i formati medicom.
La Heart Imaging Technologies vuole bypassare questo limite (dell’iPhone così come di tanti altri dispositivi portatili e non) solo grazie all’aiuto della immissione dei dati via web.
Affinchè il mercato “consumer” diventi maturo anche su questo fronte potrebbero passare mesi, forse anni. Di certo però qualcosa sta (finalmente) cambiando! :)
Paolo Petrone dice: