Nelle scorse ore, Apple ha rilasciato il Report Ambientale relativo al 2014 – lo trovate qui in formato PDF. Il documento, che copre le informazioni relative all’anno fiscale 2013, evidenzia i passi avanti compiuti dall’azienda di Cupertino nel settore dell’ambiente, che è sempre stato a cuore al marchio. Tra le notizie principali di questo report, Apple sottolinea le emissioni di CO2 calate del 3% tra il 2012 e il 2013, segnando la prima volta dal 2009, cioè da quando è iniziato il calcolo di questi lavori, che si registra una diminuzione rispetto all’anno precedente.
Sul sito ufficiale si legge, a riguardo:
Con l’obiettivo di valutare in modo sempre più preciso il nostro impatto sul clima, abbiamo anche deciso di ricalcolare le emissioni del 2012 applicando la nostra metodologia più recente, cioè il modello che abbiamo usato per il 2013. La nuova analisi rivela che fra il 2012 e il 2013 la nostra carbon footprint è scesa del 3%. È la prima volta, da quando abbiamo iniziato a monitorare questi valori nel 2009, che si registra una diminuzione rispetto all’anno precedente. Questo ci dà grande soddisfazione, e ci sprona a lavorare ancora di più per il futuro.
Di seguito alcuni degli altri punti sollevati dal report:
- oggi 145 Apple Store negli Stati Uniti sono alimentati al 100% con energia rinnovabile. Vale lo stesso per tutti gli Apple Store in Australia;
- le emissioni di CO2 legate all’uso di energia si sono ridotte del 31% tra l’anno fiscale 2011 e il 2013, e ciò nonostante i consumi complessivi nello stesso periodo siano aumentati del 44%;
- i nuovi programmi di efficienza energetica adottati negli ultimi tre anni nell’aria di Cupertino hanno portato al risparmio di 28.5 milioni di kWh di elettricità e 22 milioni di kWh di gas naturale;
- il programma Commute Alternatives per i pendolari ha effettuato l’equivalente di oltre 1 milione di spostamenti, consentendo di evitare le emissioni di gas serra prodotte da oltre 15.000 veicoli.
via | Mac Rumors
Faccio un po fatica a capire questi dati. Apple non produce niente (a parte i macpro in usa), fa tutto in Cina, dovrebbero sommare complessivamente anche le emissioni di foxconn e partners. per una azienda che si occupa di ricerca e sviluppo non ho idea di quanto possa consumare. Importante comunque é l’impegno preso, speriamo sia da modello per tutte le grandi imprese.