Presentato il 4 Ottobre 2011 come principale nuova funzione di iPhone 4S, Siri è l’assistente virtuale di Apple, da allora presente in tutti i dispositivi iOS della mela, siano essi iPhone, iPad o iPod Touch. Partendo da una versione beta rilasciata proprio quello stesso mese, il software ha continuato ad evolversi fino ad oggi, andando man mano ad includere il supporto a nuove lingue, nuove funzioni e così via. E a proposito di evoluzioni, oggi vi parliamo di un interessante brevetto pubblicato giusto ieri dal solito USPTO: si parla, nello specifico, di un assistente virtuale intelligente e automatizzato. Ma cosa c’è di diverso dal solito?
Essenzialmente, il nuovo Siri immaginato nel brevetto avrebbe la capacità di fornire assistenza automatizzata in base a diverse circostanze. Secondo quanto afferma Patently Apple (qui l’articolo originale), la tecnologia si baserebbe su un software e una combinazione di sensori usati ad identificare la posizione dell’utente. In un esempio, il brevetto mostra come Siri, utilizzando informazioni ricevute dal sistema di sensori (come “l’utente è in cucina”, “l’utente sta mangiando”, “sono le 8 del mattino”), è in grado di ricordare a un utente di prendere le sue medicine.
Per il momento non abbiamo altre informazioni in merito al brevetto, tantomeno riguardo un possibile lancio effettivo di funzioni simili. Trattandosi di un brevetto, poi, è bene ricordare come accada spesso che le tecnologie depositate non vengano mai utilizzate, quindi il brevetto in sé non è garanzia di nulla.
Ciò che è certo, però, è che il controllo vocale si sta ritagliando uno spazio sempre più ampio nel mondo della tecnologia, e si sposa bene col concetto hands-free di diversi dispositivi (basti pensare ai Google Glass o agli smartwatch). Di conseguenza, è certo che la sua evoluzione è al momento soltanto all’inizio, e che vedremo presto diverse novità in questo senso.
via | CNet