Nella giornata di ieri Microsoft ha rilasciato OneNote per Mac, utility concepita per raccogliere spunti e annotazioni da dispositivi diversi purché legati al proprio account Outlook. Diamo un primo sguardo all’applicazione, che si propone come un’alternativa ad Evernote e ad altri “organizer” digitali e cloud-based.
Panoramica
Fin dalla prima apertura, OneNote appare dotata di un’interfaccia un po’ “strana”.
Nucleo principale dell’app sono le Note, il cui editor è posto nell’area inferiore della finestra di lavoro.
Nella parte superiore sono invece presenti gli strumenti di formattazione e tutta una serie di elementi aggiuntivi che possono andare ad arricchire le annotazioni (iconcine per promemoria, to-do, siti web da visitare, domande, ecc).
Le 3 linguette Home, Inserisci e Visualizza creano confusione e nascondono elementi che potrebbero essere utili all’utente. Ancor più criptici risultano i tasti Apri, Indietro, Avanti, Annulla e Ripristina, resi totalmente anonimi da un grigino poco più intenso del background.
Funzionalità
Le note possono essere raccolte in blocchi di appunti in modo da definire macroaree di interesse (nel mio caso: Medicina, Personale, AVIS, Web); ed ulteriormente in sezioni, collegate ai sottoinsiemi semantici specifici delle categorie suddette.
È possibile ovviamente inserire più di una Pagina all’interno di ciascuna sezione, in modo tale da organizzare i contenuti nel modo più opportuno.
Molto interessanti le funzioni di ricerca nei blocchi e di condivisione delle note con altri utenti (presenti in alto a destra).
Conclusioni
“Sanza ‘nfamia e sanza lodo” – direbbe il buon caro vecchio Dante: così si presenta OneNote.
Le potenzialità si intravedono, ma la struttura e la confusionarietà in pieno stile Office dell’app non rendono giustizia all’ottima organizzazione dei documenti (collegati – lo ricordiamo – a OneDrive e più in generale al proprio account Microsoft) e all’efficace sincronizzazione multipiattaforma.
L’app OneNote per Mac può essere scaricata gratuitamente su Mac App Store.
Voto: 7/10
Non sono molto d’accordo, io trovo l’interfaccia in linea con quella di office 2013 che non è assolutamente confusionaria, come non lo è quella di office. Solo perché è diversa da quella del pages o del keynote di turno non significa che sia peggiore!
Detto ciò la combinazione evernote/penultimate + onenote per un uno studente (come me) è micidiale. Per riorganizzare gli appunti questa app è l’ideale.
Certo, non possono non dire che la carenza di alcune funzioni rispetto alla versione win non si faccia sentire (web clip, registrazione audio, scrittura a mano libera..)
Alla luce di questo ti invito, ma con simpatia eh :) a provare un attimo più a fondo questo programma
@ale:
grazie del commento, ale.
Il mio è ovviamente un punto di vista e per giunta a “primo impatto”.
Concordo con te sul fatto che questi strumenti siano ottimi nella pratica quotidiana e che la sincronizzazione sia formidabile, ma almeno per il momento, nessuno di essi è ancora perfetto (Pages allo stato attuale, non può essere neppure preso in considerazione, visto che la sincronizzazione iCloud soffre ancora di molti difetti di – chiamiamola – gioventù).
Proprio per questo sto virando negli ultimi tempi ad altri tipi di editor, prevalentemente Markdown-compatibili.
La “confusionarietà in pieno stile Office”, che ho volutamente virgolettato, proprio perché corrisponde ad una mia soggettiva percezione, elimina la semplicità di cui si ha bisogno nel caso in cui si debbano prendere appunti veloci.
Credo inoltre che la straordinaria enfasi data a Copia, taglia e incolla che sacrifica l’accessibilità di strumenti come l’inserimento di tabelle, immagini, ecc. sia totalmente fuori luogo.
Perché tu, Microsoft, devi togliere arbitrariamente spazio a funzioni che potrei utilizzare maggiormente o addirittura nasconderle in sottosezioni per mettere in evidenza funzioni che utilizzo tramite scorciatoia da tastiera?
Questo è in breve ciò che mi ha spinto a formulare quel giudizio. La sincronizzazione è invece mostruosa: su quello non ho niente da dire.
Comunque lo proverò certamente più a fondo, dato che – da studente – sono anch’io alla ricerca di uno strumento “perfetto”.
Se anzi hai qualche app interessante da segnalarmi e/o da segnalarci, non esitare a farlo. ;)