Apple e la corsa all’hardware inutile

mac-pro-2013-07-edge-closeup-100220780-gallery

Se parlate con un Apple Hater della potenza di un Mac, vi dirà che può assemblare un PC ad un prezzo inferiore. Forse ha ragione (posto di non considerare piccoli dettagli come il design, i materiali e il sistema operativo). Però, a ben vedere, Apple sta facendo di tutto per inserire le tecnologie di ultima generazione sui suoi dispositivi, e lo sta facendo al solito prezzo.

A fare la riflessione è Mike Elgan su Cult of Mac. Tutto parte dal nuovo Mac Pro. Stephen Fung di Futurelooks ha comprato un Mac Pro da 9599 dollari, e quando ha provato a calcolare il costo di un PC con le stesse caratteristiche, ha scoperto che verrebbe a costare più di 11500 dollari (senza contare l’installazione di Windows). Apple starebbe anche lavorando ad un iPad da 12 pollici con risoluzioni vicine all’UHD, e ha stupito tutti quando ha introdotto un processore a 64-bit su iPhone 5s, o quando ha montato chip per il Bluetooth LE su iPhone 4S, in un tempo in cui praticamente non esistevano accessori compatibili.

Apple ha tolto il CD quando tutti lo usavano, e introdotto la porta Thunderbolt quando non ci si poteva collegare nulla. Ha lanciato MacBook Air, a tutti gli effetti il primo ultrabook, in un’epoca in cui a nessuno sembrava utile avere un portatile così sottile privo di qualsiasi forma di lettore ottico.

A volte Apple esagera. O almeno sembra esagerare, con caratteristiche hardware troppo avanti rispetto all’epoca in cui sono lanciate. Oggi, chi ha bisogno o sfrutta davvero i 64-bit di A7? Gli hater vi diranno che è la corsa alla caratteristica più innovativa che Apple utilizza per attirare i clienti. Ci sono però tre ragioni per cui la politica di Cupertino sotto questo aspetto è a dir poco azzeccata:

1. Apple vende iPhone come si vende il pane. Questo significa che se una nuova tecnologia finisce sullo smartphone di Cupertino, ha maggiori probabilità di diventare uno standard. Con l’adozione di una nuova tecnologia, Apple indica la strada ai produttori di accessori e agli sviluppatori di software. Vedremo, tra un anno, quanti dispositivi mobili monteranno un sensore per il riconoscimento delle impronte digitali.

2. Apple rende i suoi dispositivi a prova di invecchiamento. Oggi i 64-bit di A7 servono a poco, ma di qui a due anni chi può dirlo? Potrebbe succedere quello che è successo con Bluetooth LE. Al tempo assolutamente inutile, è diventato ora il metodo di comunicazione preferenziale per molti accessori che si collegano ad iPhone. E i possessori di iPhone 4S non devono sostituire il loro device per fare funzionare l’ultima generazione del FuelBand di Nike.

3. Apple prepara il terreno per progetti sorprendenti. Quando Apple ha lanciato, nelle scorse settimane, il servizio iBeacon per i suoi Apple Store, aveva bisogno di utenti che avessero Bluetooth LE sui loro dispositivi mobili. Fortunatamente moltissimi clienti di Apple hanno un iPhone 4S (o successivo).

[via]

13 commenti su “Apple e la corsa all’hardware inutile”

  1. Però per quel che riguarda Thunderbolt non è così. A parte i professionisti audio/video chi usa thunderbolt? Gli hd esterni costano spesso più del doppio di un usb 3, per non parlare di un hub. Ho comprato un hub usb3 con 4 porte a 8€, per un hub thunderbolt devo spenderne più di 200. Non nego l’utilità di thunderbolt, ma al momento il rapporto costi/benefici non è dei migliori ed è nettamente inferiore a usb 3, che piaccia o no.

    Rispondi
    • @asd:
      Le prestazioni dell’USB 3 NON sono minimamente paragonabili a quelle del Thunderbolt, lo dico per esperienza personale.
      Chiaro che poi è una questione di esigenze, ma preferisco avere una tecnologia più longeva piuttosto che una già arretrata.
      Lo stesso discorso si poteva fare ai tempi con il FireWire, formato ormai scomparso a favore del (a mio parere peggiore) USB, bastava collegare un dispositivo compatibile per rendersi conto dei benefici.

    • @G:

      Per me il 50%della bontà di una tecnologia è anche la sua diffusione : il blu Ray sarà eccezionale ma se non trovi i dischi a noleggio, firewire sarà eccezionale ma mai visto niente di collegarci, qualcuno mi parlava di telecamere…..
      Thunderbolt mai nemmeno sentito nominare, è una specie di USB? Cosa ci colleghi, solo prodotti Apple?
      Come gli amici del blog blackberry, tutti a tessere le lodi del black berry messenger :sarà eccezionale ma se nessuno lo usa serve a poco, molto meglio un più arretrato hangout o whatsapp che tutti hanno.

    • @Matteo: Matteo guarda, io occupandomi di grafica non potrei più quasi far a meno della thunderbolt. Vai a dare un’occhiata a produttori come blackmagic design e capirai che con un portatile con porta thunder ed un aggeggio da poche centinaia di euro posso oggi portarmi dietro (magari in intercontinentale) sotto braccio quello che prima mi richiedeva un case dedicato da 40-50 kg. Capisco che per l’utente standard non sarà un granché, ma a me ha fatto risparmiare decine di migliaia di euro di spedizioni.
      A te non piace? A me si :)

    • @Ardingo:

      Quindi, se ho capito bene, una cosa di nicchia, dedicata e costosa, per quello non l’avevo mai sentita nominare.
      Pochi centinaia di euro? Ci compro tutto il PC con quelli

  2. Alcuni prodotti già lo avevano, ma il boom a livello mondiale dei pannelli touch è stato ideato dalla Apple per esempio, con il primo iPhone. Se non ci fosse la Apple probabilmente tante tecnologie ora esistenti e conosciute, sarebbero state sopraffatte dei rimasugli di magazzino delle vecchie tecnologie.

    Rispondi
    • @Francesco:

      Vi sarebbe arrivato qualcun ‘altro, non ę che solo loro abbiano il dono della veggenza. .
      A quei tempi avevo un HTC cruise con Windows 6.5 col pennino e già io mi ero fatto in casa un full touch, cercando i vari programmi fatti apposta in giro.

    • @Matteo:
      Apple non inventa nulla ma introduce tecnologie che a lei paiono convincenti.
      Ricordati che il touch con il pennino (resistivo quindi) era stato introdotto con il Newton da Apple.
      Poi è stato ripreso da Psion, Palm, i vari Win CE dopo, i vari feature phone…
      Però partito tutto dal Newton che ha creato anche il consorzio ARM e ora gli ARM sono alla base di tutto quello che non è il pc classico (semplifichiamo va) e infatti Intel è parecchio preoccupata.

      Apple come detto dall’articolo non ha chissà che potere veggente.
      Ha la possibilità di spingere una tecnologia perché la introduce di botto su quasi tutta la gamma e la spinge sia come hardware sia come software (aumentando la facilità d’uso magari diminuendo a volte i casi d’uso, riducendo conflitti di driver dato che è sua la piattaforma e via dicendo). Nel mondo più variegato dei restanti marchi una tecnologia viene magari introdotta, magari no, su alcuni modelli, su altri no, i consumatori sono confusi, disattenti, poco interessati.
      Apple dice “da domani tutti i Mac avranno questa tal cosa” e pian piano si crea il mercato.
      Non gli va sempre bene, anzi, con usb è andata bene, con Firewire per 2 volte no, con Thunderbolt nemmeno (a parte nell’ambito pro) però almeno ci prova. Se non era per lei a volte il mercato stagnava veramente.

      Oggi Apple sperimenta molto molto meno rispetto ad un tempo ed è molto più sotto i riflettori.
      Un tempo si permetteva di mettere/togliere con maggiore libertà, ora sono molto più attenti alle reazioni sulle reti social che alle implicazioni future delle tecnologie…

  3. “Apple ha tolto il CD quando tutti lo usavano, e introdotto la porta Thunderbolt quando non ci si poteva collegare nulla”

    ecco appunto…
    qual’è il senso? voglio dire, xchè mi dovrei spingere verso l’acquisto di un dispositivo che supporta la nuova porta del futuro Thunderbolt, quando non ci potrò collegare nulla per almeno 1 anno, a meno di non spendere una fortuna x nuove periferiche che supportano tale tecnologia.

    e quando poi Thunderbolt sarà, si spera, uno standard per molte cose, un po’ come le USB, e i costi saranno “normali” a quel punto il mio caro (CARO) mac sarà si compatibile ma già “passato”.

    un po’ come le auto elettriche o a idrogeno… wow sai quanta soldi risparmiati in benzina??
    si, ma se già la macchina la devi pagare almeno il doppio di una normale, e x fare il pieno di idrogeno devi fare una caccia al tesoro…

    Rispondi
    • @Mavericks:
      In ogni caso Apple è molto molto meno “estremista” rispetto ad un tempo.
      Certo ha tolto il lettore ottico ma di fatto computer senza il lettore ottico già c’erano (ad esempio i netbook) e un lettore costa 30 euro…
      Lo stesso con le Thunderbolt: le ha introdotte ma le usb rimangono presenti (e pure le Firewire sotto forma di adattatore, anzi ora se ne può avere più di una, più di una porta di rete e così via).
      Insomma non ha tolto possibilità, le ha aggiunte.

      Diverso il discorso dei primi iMac che veramente senza floppy non si faceva nulla dato che era il mezzo utilizzatissimo per scambiare file (non era nemmeno diffuso internet e quindi niente allegati rendiamoci conto) e i lettori floppy via usb costavano tanto. E’ come se oggi come oggi Apple togliesse il supporto alle chiavette usb, impensabile vero?
      Lo stesso con la prima usb e niente seriali (se non con scarsi risultati tramite adattatori). Al tempo avevo lo scanner seriale, la stampante parallela, il mouse ps/2, i monitor VGA, insomma l’usb all’inizio era molto molto peggio di Thunderbolt.
      Oggi con internet, con l’acquisto elettronico in cui si trova tutto, con le possibilità che vengono aggiunte e raramente tolte è decisamente più semplice la vita digitale.

  4. mi sento piu convinto che alcune tecnologie di apple oggi siano inutili. iphone 5s a 64 bit a prova di invecchiamento? non credo che potra’ rimanere attuale con i prossimi software, poco probabile visto il quantitativo di ram (1gb). altre soluzioni come qualcuno ha gia detto, tunderbolth e’ a esclusivo beneficio di professionisti visto i costi e praticita’ verso la usb3. a parte il nuovo mac pro, gli hardware dei mac sono sempre stati indietro rispetto al pc, diventano velocemente obsoleti perche equipaggiano schede video poco performanti e non sostituibili, questo non significa che smettono di funzionare, rimangono fuori gioco se si usano programmi che richiedono specifiche hardware maggiori, ad esempio i programmi professionali e videogiochi. dopo i power pc apple sta comunque spingendo all’innovazione, anche se questa corsa rende ancor piu veloce l’ obsolescenza (programmata) di tutta la tecnologia. per rimanere al passo con l’ hardware dovremmo sostituire i nostri device ogni 2 anni, all’ utente comune non conviene, non si possono ammortizzare costi cosi elevati in cosi poco tempo. ho calcolato che il mio imac mi costa circa 30 euro al mese prima di diventare completamente obsoleto…..se la corsa non si può fermare almeno dovrebbero calare i costi.

    Rispondi
  5. G ha detto:

    @asd:
    Le prestazioni dell’USB 3 NON sono minimamente paragonabili a quelle del Thunderbolt, lo dico per esperienza personale.
    Chiaro che poi è una questione di esigenze, ma preferisco avere una tecnologia più longeva piuttosto che una già arretrata.
    Lo stesso discorso si poteva fare ai tempi con il FireWire, formato ormai scomparso a favore del (a mio parere peggiore) USB, bastava collegare un dispositivo compatibile per rendersi conto dei benefici.

    Asssolutamente d’accordo sulle prestazioni inferiori di USB3, ma la differenza di prezzo è abissale! Volevo comprare un hub thunderbolt ma quando ho visto il prezzo ci ho rinunciato e ho ne ho preso uno usb3 a un centesimo del prezzo, 8€ vs 200€, vedi tu!
    Al momento uso solo una delle due thunderbolt sul mio macbook con l’adattatore ethernet.
    Forse tra 4-5 anni i prezzi delle periferiche scenderanno e si diffonderà di più, però è in arrivo anche usb3.1 e la lotta per il momento è tutta a favore di usb.

    Rispondi

Lascia un commento