Durante lo scorso anno, Apple ha rimosso, negato e evitato che le applicazioni che interagiscono in qualche modo con la piattaforma Bitcoin finissero su App Store. Solo di recente Cupertino ha richiesto che gli sviluppatori di Gliph – un servizio di messaggistica che permetteva di scambiarsi Bitcoin – rimuovessero quest’ultima funzione.
La ragione per cui Apple ha scelto di rifiutare le app? La spiegazione ufficiale è che le applicazioni incoraggiano, permettono o facilitano attività che “non sono legali in tutte le regioni in cui le app sono disponibili, e questo non è in linea con le linee guida per le recensioni delle app su App Store”.
Bitcoin è una moneta, non controllata da alcun governo, che non esiste nel mondo reale. Un Bitcoin (o una sua frazione) possono essere trasferiti da un portafoglio digitale ad un altro. Quanto vale un Bitcoin? Nell’ultimo mese il suo valore è oscillato tra i 400 e i 1200 dollari americani. Attualmente un Bitcoin vale circa 900 dollari.
I Bitcoin non sono strettamente illegali, e il loro utilizzo è libero in tutto il mondo (anche perché il mondo della valuta virtuale corre decisamente più veloce di quello delle leggi). Anche il governo americano ha ammesso che non solo i Bitcoin sono legali, ma che potrebbero diventare persino un ottimo strumento per effettuare pagamenti sulla rete.
Il problema è che, non essendo tracciabili e controllati da un governo, i Bitcoin possono essere utilizzati, ad esempio, per acquistare armi o droga sulla rete. Apple ha scelto di non commentare riguardo le app rigettate, e sembra essere in attesa che la situazione legale per quanto riguarda l’utilizzo dei Bitcoin si faccia più chiara.
Su App Store esistono ancora applicazioni inerenti ai Bitcoin, ma che non permettono lo scambio della valuta. Per questa ragione serviiz che permettono scambio e acquisto, come Mt. Gox, hanno sviluppato applicazioni mobili cui è possibile accedere tramite il browser del proprio smartphone.
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