Come sa chiunque sia appassionato del settore – o abbia semplicemente un amico incapace di disattivare la funzione «Condividi il tuo allenamento su Twitter/Facebook!» –, la lotta tra le app di corsa e fitness per iOS è più viva che mai. Che Apple sia seriamente interessata a questa fetta di mercato, ovviamente anche in ottica iWatch, lo si è visto negli ultimi mesi, con le acquisizioni di piccole società e il reclutamento di personale che aveva lavorato su progetti come il FuelBand di Nike.
Con l’introduzione del nuovo coprocessore M7, in grado di acquisire e processore dati da accelerometro, giroscopio e bussola, l’iPhone 5S (l’unico, finora, a montare l’M7) si propone come un device ancora più completo per la misurazione delle proprie attività fisiche. E lunedì è stata finalmente rilasciata Nike+ Move, l’app di Nike che già durante il media event per i nuovi iPhone era stata scelta per la dimostrazione dell’M7: grazie ad essa, il 5S diventa qualcosa didavvero molto simile a un FuelBand, con la possibilità di guadagnare tramite ogni tipo di movimento il «Nike Fuel», l’unità di misura usata per registrare i risultati giornalieri, segnare i record da battere e sfidare i propri amici su GameCenter (eh sì, la gamification incombe un po’ dappertutto).
Dal canto suo Runtastic non è rimasta a guardare: sebbene il nuovo update della popolare app non supporti ancora l’M7, è stata introdotta una nuova – e abbastanza bizzarra – funzione, lo Story Running, una sorta di «gioco di ruolo dal vivo» in cui una voce narrante, con vari suoni d’atmosfera e musica appropriata di sottofondo, accompagna l’utente in diversi scenari per motivarlo e spronarlo, dalla fuga da Alcatraz (non sto scherzando) al globetrotter fricchettone che corre a perdifiato per le vie di Rio de Janeiro.