Adobe ha deciso di mandare in pensione la “formula” della Creative Suite, il mega bundle di applicativi per i professionisti della produzione multimediale, dopo 10 anni di onorato servizio.
Finirà tutto sulla nuvola. Alla conferenza Adobe Max, in corso in questi giorni, l’azienda ha annunciato ufficialmente i nuovi software del pacchetto “Cloud”: Photoshop CC, InDesign CC, Illustrator CC, Dreamweaver CC e Premiere Pro CC. Le due “C”, lo avrete forse intuito, stanno per “Creative Cloud” e indicano che i programmi si potranno utilizzare dietro pagamento di un abbonamento mensile. Una scelta che stroncherà la pirateria, ma non mancherà di “infastidire” parecchi utenti Pro.
Adobe Creative Cloud
Le nuove applicazioni della Creative Cloud di Adobe saranno lanciate a giugno e non saranno semplici versioni online-based degli attuali applicativi, visto che integreranno anche nuove feature tecniche.
La Creative Suite 6, attualmente in commercio, sarà in ogni caso l’ultima versione “offline” dei prodotti Adobe. Sarà aggiornata ancora per qualche tempo, ma non è in cantiere alcun progetto futuro per una CS7.
L’abbonamento mensile offerto da Adobe permette agli utenti di accedere a qualsiasi software della Suite, ma sono previsti anche piani per la singola applicazione. I prezzi sono questi:
- 49,99$ al mese per un accesso generico a tutta la Creative Cloud
- 19,99$ al mese per la licenza cloud di una singola applicazione
- 69,99$ al mese per utente nella versione teams, con più spazio d’archivio sul Cloud
- 19,99$ al mese (single user) o 39,99$ al mese (teams) per gli studenti
Per tutti coloro che hanno pagato almeno una volta una licenza per una Creative Suite dalla CS3 in poi, Adobe offre degli sconti interessanti per tutto il primo anno.
Inutile nascondere che questa novità non è una buona notizia per i pirati: le versioni cloud della app della Creative Cloud saranno molto più difficili da piratare (salvo futuri hack) e chi vorrà utilizzare i software Adobe senza pagare un centesimo si dovrà probabilmente “accontentare” della CS 6. E’ una buona notizia invece per gli sviluppatori di app alternative a Photoshop, però, come ad esempio Acorn o Pixelmator per Mac. Software che con prezzi abbordabilissimi permettono di lavorare anche a livello professionale sulle immagini, soprattutto per chi fa grafica Web.
Se i pirati non piangono, i professionisti che le CS le hanno sempre pagate di certo non ridono, almeno per ora. La prospettiva di pagare Adobe “vita natural durante” non ha raccolto commenti particolarmente positivi. Ai professionisti, che pure sborsano cifre non da poco per accaparrarsi il bundle della app Adobe, non piace l’idea del software come servizio, che pure funziona già per altri settori e, nel complesso, non causerà esborsi biennali paragonabili a quelli necessari per l’aggiornamento delle vecchie suite.
aros 07/05/2013 il 16:10
cosa un po allucinante specialmente per me che vivo nella giungla e con 4 mb (che va a 2) di linea internet. non so che qualita di servizio potrei avere. senza parlare di pagare un mensile come se fosse un abbonamento ad un giornale e cosi via. capisco che la pirateria e’ un problema ma ci sono molti utenti non professionisti che a fatica pagherebbero queste cifre. i PRO hanno sempre pagato visto che lo usano per il loro lavoro e ci guadagnano. credo che di fondo questa e’ discriminazione, tutti dovrebbero poter aver la possibilità di usare un software, non solo chi se lo può permettere (bastava magari fare 2 versioni LITE e PRO). questa decisione di adobe e’ sinceramente vergnosa e discriminatoria. ben vengano in caso nuove opzioni.
Ciuski 07/05/2013 il 19:24
Aspe’… una mia amica ha la versione CS6 con l’abbonamento. Internet serve solo per far partire le app, poi il software lo scarichi sul computer e lo tieni nell’hardisk come prima.
asd 07/05/2013 il 22:00
Follia. E chi ha una connessione scadente? E se sono in viaggio? Quanti fotografi si portano dietro un macbook per scaricare foto al volo su Lightroom?
Come funziona? Si può utilizzare anche offline? Ho letto opinioni contrastanti e non ho ancora trovato una risposta vera.
In più, secondo me così facendo allontaneranno tanti clienti. In molti usano versioni vecchie e fanno un aggiornamento a una nuova versione ogni 2-3 anni, ad esempio passando da Photoshop CS4 a CS6 per ammortizzare la spesa, così facendo invece si è costretti a pagare Adobe vita natural durante.
Se solo Aperture fosse un po’ migliore e non divorasse ram come se non ci fosse un domani almeno un buon sostituto per Lightroom ci sarebbe…
Juri 08/05/2013 il 00:01
Le applicazioni si potranno usare anche offline, senza connessione ma nel momento in cui si smette di pagare l’abbonamento le app non sono più utilizzabili. Io da utente Adobe ho tante perplessità. Non so se sia solo un problema di pirateria. Pagare un abbonamento per un software è un pò insolito. Si critica tanto il sistema chiuso di Apple ma ho l’impressione che Adobe sia andata oltre. Paghi un abbonamento per i loro software e di conseguenza sei costretto ad utilizzare solo i loro sistemi creando un vincolo perenne con i suoi prodotti senza dimenticare che tutto il flusso di lavoro passerà attraverso i loro server.
asd 08/05/2013 il 09:27
@Juri:
Ok, grazie per l’info. Ho letto che si potranno usare offline ma bisogna rifare la verifica online ogni 30 giorni, così è già più ragionevole, anche se si tratta sempre di una gran rottura di scatole.
La cosa assurda è che tanto uscirà quasi sicuramente un hack e questa cosa sarà fastidiosa solo per i clienti paganti, come al solito.
aros 08/05/2013 il 22:43
@Juri:
non sono sicuro ma credo che l’interfaccia delle nuove applicazioni adobe CC dovrebbero essere web-based qualcosa in html 5 perennemente (always on) collegate ad adobe. spero di sbagliarmi. altro problema che qualcuno cita e’ che i file passeranno nei server di adobe. MAI!
aros 08/05/2013 il 22:54
altra cosa insolita: prima compravi il software, lo pagavi era tuo e in caso potevi rivenderlo a terzi. ora con sta cosa dell’ abbonamento/affitto non compri nulla paghi e basta e solo per utlilizzarlo. roba da medioevo, come quando dovevi pagare il pedaggio per passare dal ponte ai briganti di turno. e poi si domandano chi sono i pirati. stessa cosa sta facendo microsoft e sony con le future consolle xbox 720 e ps4, ti compri un gioco da 60 euro lo metti nella tua consolle e finita li, non puoi utilizzarlo in altre consolle e rivenderlo quando l’hai finito, finito il mercato dell’usato. ma ci prendono tutti per scemi? e poi parlano di pirateria, prima di tutto i pirati sono quelli che vendono photoshop a 1000 euro che a parte qualche funzionalita’ e estetica dell’interfaccia non e’ cambiato nulla, cs6 fa le cose che faceva la versione 5. pixelmator costa 25 euro e fa “quasi” tutto quello che fa photoshop. non parlo da pirata, parlo da ex utente adobe che ha sborsato tra software e aggiornamenti + di 3.000 euro….